È un lavoro davvero straordinario quello che ha fatto Filippo Maria Battaglia con Nonostante tutte, primo titolo pubblicato nella nuova collana Unici di Einaudi, raccontando la vita di Nina, una donna del Novecento, che in verità racchiude le testimonianze di 119 donne le cui memorie sono conservate nell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano in Toscana.
Nonostante tutte
Con un minuzioso lavoro di ricerca, Battaglia ricava dai diari e dalle lettere di 119 donne tante piccole tessere di mosaico con cui va a comporre l’opera che percorre la storia di Nina, dal secondo dopo guerra ai giorni nostri.
Nina è una bambina brillante e intelligente, che vive in campagna, che gioca con le galline, che si sente sola quando deve partecipare a qualche processione religiosa e che è così entusiasta di andare a scuola e imparare da non riuscire nemmeno a riposare.
Quel che non mi piaceva in assoluto erano le ore del sonno. Si dovevano incrociare le braccia sul banco ed adagiarvi la testa, chiudere gli occhi e cercare d’assopirsi, in silenzio, quieti. Probabilmente ero più interessata al gioco, forse dormivo bene ogni notte, quel che è certo è che non avevo sonno e dover forzatamente dormire era un supplizio per me. Girava il capo e ciutàvo for dai braci, mi scappava da chiacchierare, da ridere, le gambe si facevano irrequiete… e fioccavano i castighi.
La sua voce è credibile e autentica perché Nina in realtà è Maria, è Katia, è Antonina, è Aurelia, è Ombretta, è Cecilia, è Laura, è Magda, è Eugenia, è Liliana, è Rosenza, è Santuzza.
Nina è tutte le donne che hanno sentito l’esigenza di prendere in mano una penna e raccontarsi nel modo più intimo che si concede a un diario segreto.
Allora ecco che Nina desidera diventare grande e indipendente, desidera andare a ballare anche se mamma e papà vorrebbero continuare a trattenerla e a indirizzarla verso quella che dovrebbe essere la vita di una brava ragazza degli Anni 50, tutta casa e chiesa.
La vita di mezzo però, quella stagione bella dai venti anni, nonostante le traversie confesso che l’ho vissuta a pieno, testarda l’ho cercata in ogni cosa perfino nella rinuncia che sempre mi ha camminato accanto.
Ma Nina è cocciuta, sa quello che vuole.
Si appassiona alla politica e non si tira mai indietro quando è il momento di difendere i propri diritti.
Nina non ha paura e denuncia, quando un prete la molesta o quando il suo datore di lavoro la minaccia.
Pensa all’amore più puro e sincero, ma non si fa problemi di fronte alle “cose proibite”, però solo se le desidera anche lei, mentre combatte con rabbia quelle imposte dagli uomini.
Io credo che farei l’amore anche così, per necessità e con piacere solo se fossi attratta un po’ da un uomo, se sentissi la scintilla, i brividi correre sulla schiena, e non penserei certo di voler bene a quella persona. Un buon rapporto sessuale, ecco, senza complicazioni sentimentali, matrimoniali, di pensieri di figli o di altro. Una bella cosa libera, tranquilla, magari all’aperto, al chiaro, con la luce del sole. E poi un breve bacio, un addio e tutto sarebbe finito.
Nina sogna, cresce, sbatte la faccia contro la società che la vorrebbe diversa, mite, moglie e madre, senza altre ambizioni.
Nina si ammala e si perde, lotta per ritrovarsi e va avanti, spianando la strada alle ragazze che verranno dopo di lei.
La sua vita corre veloce verso la fine ed è così vera e schietta, non omette, non edulcora, perché la vita è così, si muove tra alti e bassi, tra meraviglia e disperazione, talvolta piena di errori come la scrittura che Battaglia non ha volutamente elaborato o corretto: “Gli estratti presenti in questo romanzo sono stati accostati in modo discrezionale e sono stati riportati nella loro versione originaria, con errori, virgolette, corsivi e refusi, ad eccezione dei pochi casi necessari alla comprensione e alla coerenza narrativa.”
Questo coro di voci diverse raccontano un’unica storia, a ricordarci che siamo tutti umani e che, seppur unici, tutti nasciamo, viviamo e moriamo, ed è questo forse il motivo per cui ci sentiamo coinvoltə, partecipə e infine commossə dal racconto di Nina, una di noi.
Cambiare prospettiva, passare dal non posso più al ora posso questo, vivere lentamente, avere tempo per le cose che piacciono, permettersi di riflettere, di scrivere, smettere di rimpiangere.
Filippo Maria Battaglia con Nonostante tutte ha fatto molto di più che scrivere un romanzo: ha composto una storia collettiva da divulgare e tramandare alle giovani e ai giovani, ribadendo che la memoria è un atto politico e che dal passato si può sempre prendere slancio per lottare nel presente, cambiando il futuro.
un libro per chi: conosce il prezioso valore di un diario
autore: Filippo Maria Battaglia
titolo: Nonostante tutte
editore: Einaudi
pagg. 151
€ 16.50