Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel di Glenda Young

Sulla copertina blu de Lo strano caso dell'omicidio al Seaview Hotel, oltre al titolo riportato in caratteri cubitali, sono presenti un mazzo di chiavi, una tazza di tè da cui sporge un filtro avvelenato, un cocktail e un tipico campanello da banco accoglienza

Parte molto bene Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel, cozy crime di Glenda Young pubblicato da Newton Compton, per poi lentamente mettere in secondo piano il suo lato misterioso e dare molto più spazio alle sfumature romance della vita della protagonista.

Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel

Quale miglior ambientazione per un giallo leggero e d’atmosfera, se non un hotel affacciato sul mare nella costa inglese?
Siamo al Seaview Hotel, dove Helen piange la recente morte del marito Tom. I due, insieme fin da giovanissimi, avevano realizzato il proprio grande sogno con l’apertura di questo albergo sulla spiaggia, un tre stelle accogliente come una casa, dove il culmine del divertimento, apprezzato dai tanti affezionati ospiti, erano le grandi feste in cui Tom, ammiratore di Elvis Presley, si divertiva a travestirsi come il Re del rock’n’roll.

Oggi che Tom non c’è più Helen è molto combattuta, perché non sa se riuscirà a portare avanti da sola la gestione del Seaview, non solo per la grande quantità di cose da fare, ma proprio perché in ogni angolo rivede, tra nostalgia e sofferenza, l’amore perduto.

Helen dovette aggrapparsi alla panca su cui era seduta quando l’agente immobiliare le riportò l’entità dell’offerta. Era una somma più che sufficiente per ricominciare daccapo. Avrebbe potuto acquistare un appartamento nella South Bay di Scarborough, uno di quelli super lussuosi, con un balcone che si affacciava sul mare e un giardino per Suki. Avrebbe potuto concedersi un sacco di vacanze, persino un’auto nuova. Avrebbe potuto avere tutto ciò che aveva sempre sognato. Ma sarebbe stata una vita vuota. Niente di tutto ciò che avrebbe potuto comprare le avrebbe restituito Tom. Chiuse gli occhi e deglutì un groppo in gola.

È proprio quando riceve una misteriosa e generosissima offerta d’acquisto che la poco più che quarantenne vedova capisce di voler continuare a mandare avanti l’hotel, e persevera in questa volontà non solo quando i toni dell’agente immobiliare si fanno duri, quasi minacciosi, ma anche quando nuoveintimidazioni arrivano da altri fronti.

La donna crede d’essere nel giusto anche perché riceve un “segno” inequivocabile: un gruppo di dodici imitatori di Elvis, i Twelvis, sono i primi ospiti che accoglie dopo tanto tempo, arrivati a Scarborough per il raduno degli imitatori della star di Memphis.

Tra questi, a colpire la padrona di casa, è Elvis uno, Jimmy, un uomo attraente, gentile, brillante, con cui Helen entra subito in sintonia.

Mentre passeggiava sulla spiaggia, il mare le ruggiva attorno e i gabbiani gracchiavano alti nel cielo. I pensieri le turbinavano nella mente. Quando iniziò a comprendere che era tutto vero, che qualcuno era veramente disposto a minacciarla per costringerla a vendere, la assalì l’angoscia.

Quando ci scappa il morto, Helen cade in un cupo sconforto che la rende ancora più lagnosa ma che non la trascina troppo in basso grazie agli sguardi amorevoli della cagnolina Suki, al sostegno della saggia cuoca Jean, all’entusiasmo della cameriera Sally e alla presenza delle amiche Marie, Sue e Bev.

Da qui in poi la trama gialla si annacqua, soprattutto perché la nostra protagonista non è poi così presente nell’investigare sull’omicidio, distratta dal continuo tira e molla con il bel Jimmy e dai tanti ripetuti pensieri sulla vedovanza. Ed è un vero peccato che il romanzo prenda questa piega, perché i presupposti per un cozy crime degno di tale definizione c’erano tutti.

La spiccata sottotrama romance fa apparire la risoluzione del mistero come qualcosa d’improvvisato, che si butta qua e là sulle pagine perché qualcosa andava pur scritto. La sensazione, per chi legge, è di trovarsi in mano un giallo poco riuscito più per disattenzione che per poco talento.

Infine, spiace per i tanti errori e refusi che spiccano agli occhi di chi legge con attenzione, segno di una revisione frettolosa prima di dare il libro alle stampe.

Per chi comunque lo apprezzerà, Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel ha già un seguito disponibile in libreria, sempre per Newton Compton; la speranza è quella che l’edizione sia più curata e che il crime prenda decisamente più piede, perché sarebbe davvero un peccato lasciar andare la bella ambientazione che Glenda Young ha scelto per i romanzi di questa serie.

Sulla copertina blu de Lo strano caso dell'omicidio al Seaview Hotel, oltre al titolo riportato in caratteri cubitali, sono presenti un mazzo di chiavi, una tazza di tè da cui sporge un filtro avvelenato, un cocktail e un tipico campanello da banco accoglienza

un libro per chi: apprezza i romanzi con la rinascita di personaggi femminili provati dalla vita

autrice: Glenda Young
titolo: Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel
traduzione: Eleonora Motta
editore: Newton Compton
pagg. 315
€ 9.90

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *