Articolo redatto da Paola Migliorino.
Lorenza Gentile ha scritto Le piccole libertà avendo ben in mente l’atmosfera e la magia di Parigi, la città che è co-protagonista del suo ultimo romanzo, appena pubblicato da Feltrinelli.
Le piccole libertà
L’altra protagonista è Oliva, una giovane donna dalla vita apparentemente perfetta e completa di tutti gli ingredienti che dovrebbero assicurare la felicità: giovane, di buona famiglia, sta finalmente per ottenere l’agognato posto di lavoro nell’ufficio marketing di un’importante azienda, ma soprattutto sta per sposarsi con Bernardo, promettente avvocato, prototipo dell’uomo perfetto che tutte vorrebbero conquistare.
Nonostante non approvino il gioco d’azzardo, i miei hanno puntato tutto su di me. Sono andata a scuola dalle suore, studio l’inglese da quando sono alla materna, mi hanno imposto la danza classica, ho preso lezioni di canto e di equitazione. E ora, eccomi qua. Vedendomi, non viene certo in mente come prima cosa che abbia fatto danza classica; canto solo sotto la doccia e male; a trent’anni sto ancora aspettando il contratto a tempo indeterminato; sì, so bene di inglese perché mi piace, ma in fondo a cosa serve? Neanche più ad arrotondare con le traduzioni tecniche.
Oliva è condizionata dal mondo che la circonda, forse quasi oppressa, e non riesce a trovare il coraggio di ribellarsi al copione che altri hanno già scritto per lei. Dietro quella facciata di banale normalità, esiste infatti un’Oliva diversa, quasi buffa con le sue strane ossessioni, tenera per le sue insicurezze e per i goffi tentativi di identificarsi con il mondo che le ruota attorno.
A mettere tutto in discussione arriva però un pacco misterioso e il biglietto per un treno notturno per Parigi, spediti da Vivienne, l’affascinante zia paterna di cui non si hanno più notizie da circa quindici anni.
Inizia così la liberazione della vera Oliva, la riscoperta dei desideri repressi nel tentativo di corrispondere in pieno al modello ideale imposto dalla famiglia.
Grazie a una serie di eventi e di incontri più o meno casuali, Oliva riuscirà a svegliarsi dal torpore e a trovare la forza per cercare di realizzare sé stessa.
La prima tappa a Parigi è una libreria storica, la “Shakespeare and Company”, divenuta il ritrovo preferito di alcuni grandi nomi della letteratura inglese, dai poeti della beat generation a Henry Miller e Samuel Beckett. Ma la libreria è probabilmente divenuta famosa perché George Whitman, il proprietario, l’ha trasformata in una casa aperta a tutti quelli che gravitavano attorno al mondo dell’arte, della scrittura, del viaggio, definendoli “tumbleweeds”, come gli arbusti senza radici, che rotolano nelle praterie spinti dal vento.
Oliva si ritrova così catapultata tra questa gente strana, senza distinzioni sociali, che conosce tutto, che ha letto tutto e che non sottostà alle regole che non condivide.
Ma soprattutto si ritrova tra persone che la ascoltano senza pretese, senza aspettative, e che con la loro libertà, la spingono a riscoprire i sogni assopiti, ad ascoltarsi alla luce del sole, a indossare i colori, a inseguire le passioni.
Avere una passione ti fa sentire vivo, ti dà una ragione per stare al mondo, è una risorsa cui puoi attingere sempre… è meglio avere una passione e non sentirsi all’altezza, piuttosto che non averne affatto e vivere una vita piatta, banale.
Un po’ alla volta Oliva si concede qualche libertà, semplice, forse banale, come il non truccarsi o indossare abiti a fiori.
E concedendosi queste piccole libertà Oliva ritrova il benessere fisico, la leggerezza, la felicità.
Quando stai bene non lo puoi ignorare, la felicità emerge come un tappo di sughero nell’acqua. Trapela dagli occhi, dai pori della pelle. Se sai come essere felice, come fai a rinunciarci? Niente è così importate da costringerti a farlo. Ed è giusto essere felici, perché solo così si può essere utili al mondo.
Parigi, i caffè, la rive gauche, le gallerie d’arte, i fenicotteri, il coraggio di dire no quando dovremmo dire sì, tutto questo conduce Oliva verso il suo futuro prossimo.
Come andrà a finire?
La stessa autrice nel 2011 è stata una tumbleweed e, come lei stessa ammette nella pagina dei ringraziamenti, alcune delle piccole libertà di Oliva sono state anche le sue.
Un libro dai tratti autobiografici che regala grazia e ottimismo.
un libro per chi: ha bisogno di trovare il coraggio per essere libero
autrice: Lorenza Gentile
titolo: Le piccole libertà
editore: Feltrinelli
pagg. 256
€ 17