Articolo a cura di Metella Orazi.
Per immergerci nella stagione invernale non c’è nulla di più adatto di La vita delle rocce dello scrittore americano Rick Bass.
La raccolta di racconti, pubblicata nell’ottobre del 2023 da Mattioli 1885, grazie alle ambientazioni proposte ci riporta a un mondo montano, spesso imbiancato dalla neve, semplice e ricco di natura.
La vita delle rocce
Il primo dei tredici racconti che compongono la raccolta cattura talmente l’attenzione che è impossibile non proseguire; s’intitola Cavalli selvaggi, ma il tema centrale non sono gli animali, che qui servono principalmente da specchio per le emozioni dei personaggi.
Una donna ha perso il giorno prima del matrimonio il suo promesso sposo e l’amico, che era con il ragazzo nel momento della tragedia, le è rimasto accanto. Da una parte ci sono i cavalli da addestrare come la donna deve ammansire il dolore della perdita e dall’altra i cavalli vecchi e morenti da curare, cosa che l’amico cerca di fare con lei.
Una volta al mese – alla fine di ogni mese – Sydney si fermava a dormire alla fattoria di Karen, e insieme entravano nel suo grande armadio vuoto, e lui si lasciava picchiare da lei: lo colpiva con i suoi pugni, gli dava dei calci, lo metteva in ginocchio, gli schiaffeggiava la faccia, fino a fargli ronzare le orecchie e sanguinare il naso; ceffoni e botte fino a quando lei non scoppiava a piangere, i capelli scompigliati, gli occhi folli, e i palmi delle mani che le facevano troppo male per colpirlo ancora.
Le storie sono tutte ambientate negli Stati Uniti, in quelle zone aspre che sembrano sempre in montagna anche quando sono in Texas o in Mississippi, il territorio è aspro e la vita della natura è scandita dal susseguirsi delle stagioni. Le case sono spesso distanti miglia fra loro e per raggiungerle ci si muove a piedi, rievocando un tempo ancora più lontano di quello che i protagonisti stanno vivendo.
Nel racconto che dà il titolo al libro, Jyl ha dei vicini che non fanno altro che lavorare, anche i bambini, e che sono così distanti che per comunicare con questi ultimi comincia a inviare dei bigliettini su delle barchette di legno intagliate da lei. Inizialmente lo fa solo per se stessa – a qualcuno sarebbero forse arrivate – per scalfire la solitudine in cui è chiusa, poi, quando i bambini ne intercettano una, continua a mandare loro piccole frasi, pensieri, storie, dopo che è tornata dalla casa di cura dove va a fare terapia contro il cancro che l’ha colpita. Costruisce così, con la strana amicizia con due bambini curiosi, una forma di cura diversa e potente.
Le storie di Bass sembrano avere un equilibrio naturale generato da ogni singolo dettaglio, tutto si trova al posto giusto, durezza, commozione, lirismo e acutezza di sguardo coesistono misurati con sapienza.
In La vita delle rocce la potenza del creato è descritta con delicatezza mai pietistica e sempre con un infinito rispetto.
Assenze, dolori, piccole speranze compongono le vite delle persone narrate da Bass che sul punto di cadere si aggrappano alle proprie radici, alla famiglia, all’amicizia, all’amore e a tutti i gesti semplici che salvano.
Una tenerezza struggente pervade ogni pagina che merita di essere letta.
un libro per chi: vuole approfondire il significato di empatia
autore: Rick Bass
titolo: La vita delle rocce
traduzione: Silvia Lumaca
editore: Mattioli 1885
pagg. 298
€ 19