La ragazza di neve, romanzo thriller dello spagnolo Javier Castillo, pubblicato da Salani, è indubbiamente un avvincente page turner, di quelli che, una volta iniziati, non si riesce più a mettere giù.
Dal 27 gennaio sarà disponibile su Netflix la serie tratta dal libro.
La ragazza di neve
Siamo a New York nel 1998, durante la parata del Giorno del Ringraziamento, e Grace e Aaron, una coppia innamorata e felice, sta assistendo allo spettacolo con la piccola Kiera, che il giorno dopo compirà tre anni.
Kiera rise ed emise un verso che più tardi Aaron avrebbe ricordato come un leggero sbuffo prima dello scoppio di una risata. Proprio il tipo di ricordi incisi nella mente a cui si cerca di aggrapparsi con tutte le forze.
Fu l’ultima volta che la sentì ridere.
Ci vuole solo un attimo per cambiare le vite di tutti: nella confusione generata dall’innocua esplosione di coriandoli rossi Aaron lascia la mano di Kiera, per non ritrovarla più.
L’FBI inizia subito le ricerche, il paese intero rimane con il fiato sospeso e attende le notizie sui quotidiani, in quegli anni in cui Internet è ancora agli albori e la carta ha ancora un valore, un peso importante.
Nello stesso anno, Miren Triggs studia giornalismo alla Columbia University, sotto la guida del bravo professore Jim Schmoer.
Miren è molto riservata, molto più che timida, addirittura guardinga.
Qualcosa nel suo passato recente la costringe a guardarsi continuamente le spalle, a non essere mai tranquilla quando fuori cala il buio.
… quando illumini l’ombra, a volte scopri che ciò che vi si nasconde è più buio di quanto immaginavi.
Le storie di Aaron, Grace, Kiera e Miren si intrecciano per 350 pagine su diverse linee temporali, che svelano con il giusto ritmo l’evolversi degli eventi ma anche le fragilità di ciascun personaggio: se per la coppia di genitori sarà quasi impossibile sopravvivere allo strazio di quell’assenza, per Miren la scomparsa e la ricerca di Kiera sarà non solo il motore di un’ascesa nella carriera di giornalista ma anche una vera e propria ragione di vita, tanto da essere sprone per affrontare i fantasmi del passato.
«Avanti? Andare avanti? Nessuno può andare avanti dopo una cosa del genere. E tanto meno una madre. È stata dentro di me per nove mesi, Aaron. Ma questo tu non potrai mai capirlo. È impossibile. Tu lavoravi tutto il giorno e non tornavi fino all’ora di metterla a letto. Era con me che passava le giornate. Tutte le giornate» ripeté alzando la voce. «Era da me che correva dopo che era inciampata e si era sbucciata un ginocchio. Forse tu puoi andare avanti e fare come se nulla fosse successo… ma io no, Aaron. Io ho bisogno di sapere che sta bene. Ho bisogno di sapere che non soffre…»
Javier Castillo riesce a tenere alte la tensione e la curiosità con una storia che sa raccontare in modo avvincente anche il mondo del giornalismo investigativo americano e che mai trascura l’emotività dei personaggi, rendendoli più che credibili, quasi vivi.
Il finale è una vera e propria ode all’arte della narrazione.
Una lettura davvero trascinante.
un libro per chi: ha il blocco del lettore
autore: Javier Castillo
titolo: La ragazza di Neve
traduzione: Camilla Falsetti
editore: Salani
pagg. 352
€ 18.90