Se c’è un’autrice in grado di mescolare il giallo e il rosa, aggiungendo anche una buona dose di umorismo, è sicuramente Chiara Moscardelli che, dopo la riuscita creazione del personaggio di Teresa Papavero, è tornata in libreria con La ragazza che cancellava i ricordi, pubblicato da Einaudi.
La ragazza che cancellava i ricordi
La ragazza che cancellava i ricordi è Olga Rosalia Bellomo, tatuatrice trentanovenne che vive sul Lago Maggiore, cercando di non lasciarsi mai andare ad alcun tipo di relazione affettiva.
Eppure Olga è circondata da persone che si potrebbero definire amiche: ci sono Max e Sebastian, una coppia che gestisce un parco avventura, c’è Giacomina, signora un po’ stramba dal passato scoppiettante, e c’è anche Melinda, una escort milanese che aveva tatuato anni prima.
Quando Melinda sparisce dopo averle raccontato di voler seguire le tracce di una collega scomparsa, l’esile Olga deve riesumare i molteplici talenti che suo padre le aveva imposto di coltivare già in tenera età: resistere al dolore e alle torture, picchiare duro, liberarsi da una prigionia e altre quisquilie tipiche di chi fa un lavoro decisamente strano.
Il padre di Olga, infatti, era sparito quando lei era talmente piccola da credere di non averne mai avuto uno.
Cresciuta dalla madre Mimì, Olga si era improvvisamente ritrovata davanti quell’uomo bellissimo e sconosciuto, tornato da chissà dove e determinato a insegnarle che nella vita non ci può fidare di nessuno.
Alla morte della madre, negli ultimi anni affetta da Alzheimer, la diciottenne Olga era stata spronata dal padre ad abbandonare tutto per rifarsi una vita altrove, lontana da qualsiasi pericolo.
Ma a quale pericolo si riferiva?
Forse quello di essere feriti da chi si ama? O forse qualcosa di più tangibile, come le ritorsioni di qualcuno di temibile?
Olga pensava che il sesso in fin dei conti fosse noioso. Aveva cominciato presto, a quindici anni, perché le sue compagne di classe non parlavano da altro e lei si era incuriosita. Era successo il giorno in cui aveva avuto la conferma di essere strana. Già aveva un padre di cui tutti ignoravano l’esistenza e che l’ha incontrava di nascosto per impartirle singolari addestramenti; sapeva leggere, scrivere e fare di conto ben prima degli altri bambini della sua età. E non aveva filtri. Diceva ciò che le passava per la testa. Le sue compagne di classe la tenevano a distanza e la guardavano con diffidenza. Il problema era che a lei piaceva stare da sola.
Nell’indagare sulla scomparsa di Melinda, Olga incontra un piacente uomo, il giornalista Gabriele Pasca, che per un banale equivoco inizialmente le tace la propria vera identità.
I due continueranno a incrociarsi più e più volte, cercando di scoprire che fine abbiano fatto le escort svanite nel nulla.
Erano partiti nel cuore della notte, in silenzio. Entrambi indecisi sul da farsi, entrambi insicuri, anche se per ragioni diverse. Gabriele non riusciva a comprendere che cosa c’era in quella donna che lo attraesse, che lo spinge a desiderare di proteggerla. Olga, al contrario, non si fidava, nonostante una parte di lei desiderasse farlo. Il che era già di per sé non novità. E poi c’era lo spaventoso vuoto di memoria. Senza memoria, lei non era nessuno. Senza memoria si sentiva perduta.
Chiara Moscardelli con La ragazza che cancellava i ricordi ci regala una nuova protagonista femminile, con però qualcosa di diverso dalle precedenti: questa volta Olga è una donna tormentata dal passato e dalle proprie paure, un personaggio con un profondo lato oscuro che lotta in primis con se stessa e con il proprio retaggio familiare per trovare il proprio posto nel mondo.
Un personaggio più maturo e sfaccettato, che probabilmente coincide con una nuova personale consapevolezza della stessa autrice.
Olga era ossessionata dalla memoria. Nemmeno al padre l’aveva mai confidato, ma aveva paura di dimenticare, come era successo alla madre. Non era stupida, sapeva che l’Alzheimer era ereditario. Una mattina, sapeva anche questo, si sarebbe potuta svegliare senza più un ricordo. Perciò, con gli anni, aveva trasformato il suo corpo in una sorta di mappa simbolica di ciò che contava per lei. Tutti i tatuaggi avevano un preciso significato.
Non ci si spaventi però, pensando che Moscardelli abbia rinunciato alla sua consueta brillante ironia e al suo spirito scintillante, sempre capaci di regalarci momenti di grande umorismo.
Anche La ragazza che cancellava i ricordi entra di diritto tra quei gialli con sfumature rosa che sanno far sorridere con soddisfazione.
un libro per chi: crede che il giallo stia bene con il rosa
autrice: Chiara Moscardelli
titolo: La ragazza che cancellava i ricordi
editore: Einaudi
pagg. 271
€ 18