Articolo a cura di Melina Spinella.
È improbabile non riconoscersi, almeno in parte, in una delle protagoniste raccontate da Daniela Krien nel romanzo tedesco L’Amore in caso di emergenza, tradotto in ben venti lingue e in Italia pubblicato da Corbaccio.
L’amore in caso di emergenza
A Lipsia, nello sfondo dell’ex Repubblica Democratica Tedesca, in una Germania che ha cambiato volto dopo la caduta del muro di Berlino, le vite di Paula, Judith, Brida, Malika e Jorinde a volte si sfiorano per via di sorprendenti coincidenze, altre volte, invece, s’intrecciano per un lungo tratto. Ogni protagonista, a modo suo, anela a costruirsi una dimensione affettiva su misura, e non sempre fila tutto liscio.
Paula è una libraia appassionata e quando meno se lo aspetta incontra il suo futuro marito in occasione dell’inaugurazione di un negozio bio. È attraverso un’esperienza profondamente dolorosa che si perde negli abissi più bui e riesce a ritrovare se stessa.
Fino a un anno prima si sarebbe sgomentata per la lunghezza della giornata che l’aspettava. Avrebbe cominciato a pulire o a lavare, sarebbe andata a correre oppure al cinema, avrebbe telefonato a Judith per andare con lei al maneggio dove tiene il cavallo. Non le sarebbe importato ciò che faceva, le sarebbe bastato fare qualcosa. Perché altrimenti sarebbero arrivati i demoni e si sarebbero impossessati di lei.
Judith è amica d’infanzia di Paula; è un medico affermato e con uno spiccato zelo professionale. La caratterizza una particolare freddezza relazionale ed è poco incline a lasciarsi trasportare da relazioni in cui possa vivere una vera intimità emotiva. Passa da una relazione all’altra utilizzando la rapidità e l’efficienza di un’app per incontri, anche se a volte riesce ad ammettere con se stessa di avere bisogno di un uomo. Ma si sa che dietro una spessa corazza a volte si nascondono paure radicate…
Le tornano in mente le occasioni della sua infanzia, quando aveva perso il controllo e lasciato libero sfogo alla propria energia. Ripensa ai genitori, che le dicevano che era una bambina impegnativa e antipatica e rendeva difficile agli altri volerle bene. Non c’era da stupirsi se nessuno voleva essere suo amico.
Brida è una scrittrice emergente e nella sua vita sembra non mancare proprio nulla: ha un compagno che ama e due figlie splendide. La sua relazione le fornisce diverse occasioni per sondare nelle profondità del suo animo, ma la consapevolezza arriva sempre troppo tardi.
O forse una donna come lei non può fare a meno di vivere sempre in bilico, in una sorta di perenne equilibrio precario. Nella sua anima albergano istanze spesso in conflitto tra loro e non stupisce se durante il racconto ci si soffermi sulla sua infanzia vissuta nella solitudine di figlia unica.
Ogni tanto sentiva la mancanza di un compagno di giochi e pregava la madre di darle un fratellino, ma non sopportava a lungo la compagnia di altri bambini. Dopo una o due ore al massimo ne aveva abbastanza. Allora smetteva di parlare oppure diventava sgarbata. Era un’insopportabile tensione interiore a spingerla a farlo.
Malika e Jorinde sono due sorelle con caratteri antitetici e il loro rapporto riesce a testimoniare come possano nascere fiori unici da un terreno che appare arido e incolto. A dispetto dei fallimenti che incontrano sul loro percorso e nonostante le apparenze mostrino l’incompatibilità dei loro caratteri, nel tempo arriverà tra le due una resa dei conti che sorprendentemente non lascerà a terra né morti, né feriti, ma che darà invece spazio a una forza rinnovatrice, una spinta verso una nuova dimensione alternativa fatta di uno speciale e unico rapporto di sorellanza.
Tutti gli adulti, sulla base del loro grado di problematicità, provocano più o meno danni in questo mondo.
L’autrice, con una scrittura scorrevole e diretta, racconta le vicissitudini di queste cinque donne coinvolgendo il lettore, senza mai essere invadente, evitando accuratamente di influenzarne il punto di vista e fornendo molte occasioni per guardarsi allo specchio.
Un romanzo d’intrattenimento piacevole, in cui si sottolinea che la vera sfida della vita è trovare il coraggio di lasciare i solchi tracciati dalle ferite, per percorrere nuove strade verso nuovi e meravigliosi panorami.
un libro per chi: scorge la bellezza della vita guardandola attraverso le lenti di un caleidoscopio
autore: Daniela Krien
titolo: L’amore in caso di emergenza
traduzione: Alessandra Petrelli
editore: Corbaccio
pagg. 288
€ 16.90