Dal 10 agosto su Netflix è disponibile il film tratto dal romanzo epistolare di Mary Ann Shaffer e Annie Borrows, che può erroneamente apparire senza grandi pretese ma che, invece, stupisce e conquista nel mostrare il grande amore che gli abitanti dell’isola di Guernsey provano per la lettura.
Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Nell’adattamento su schermo l’adorabile Lily James presta il volto alla protagonista Juliet Ashton, trentatrenne giornalista che durante la Seconda Guerra Mondiale ha tenuto una rubrica sullo Spectator, sotto lo pseudonimo si Izzy Bickerstaff, raccontando con brillante ironia il calvario del conflitto, con lo scopo di tenere vive le menti e rallegrare l’animo dei lettori.
Ma la guerra ora è finita, siamo nel 1946 a Londra e Juliet si domanda se riuscirà a trovare un’avvincente storia da raccontare, dopo aver pubblicato anche un saggio sulla meno conosciuta delle sorelle Brontë, Anne.
A farle da spalla in questa ricerca è il suo fidato editore, amico da sempre e suo grande ammiratore, Sidney Stark.
Sidney la sostiene e la sprona a uscire dal personaggio di Izzy, seppure questa gli abbia riempito le casse vendendo un gran numero di copie della raccolta dei suoi scritti.
Mentre la vita a Londra e in tutta Europa torna pian piano alla normalità, Juliet riceve un’inaspettata missiva da Dawsey Adams, un abitante dell’isola di Guernsey, che, spinto dall’amore per la scrittura di Charles Lamb e trovandosi tra le mani un volume del suo autore preferito, appartenuto alla giornalista, la contatta per chiederle ulteriori informazioni.
Ecco ciò che amo della lettura: di un libro ti può interessare un piccolo particolare, e quel piccolo particolare ti condurrà a un altro libro, e da lì arriverai a un terzo. È una progressione geometrica, di cui non si vede la fine e che ha come unico scopo il piacere.
Tra una riga e l’altra, il timido Dawsey si lascia scappare il buffo nome di un gruppo di lettura: il Club del libro e della torta di bucce di patata.
Un nome che non può lasciare indifferente la giornalista a caccia di storie, così innamorata di libri e lettura, tanto da rischiare la vita per salvare una biblioteca dalle fiamme o da mettere al bando il fidanzato reo di aver rinchiuso i suoi amati volumi in uno scatolone da portare in cantina.
Adoro vedere le librerie e incontrare i librai. I librai sono davvero una razza speciale. Nessuna persona sana di mente potrebbe aprire una libreria o farci il commesso per soldi, il margine di guadagno è davvero troppo misero. La spinta è solo un profondo amore per la lettura e per i lettori. Oltre al privilegio di conoscere le novità editoriali.
Inizia quindi uno scambio epistolare non solo tra Juliet e Dawsey, ma anche tra Juliet e i folcloristici abitanti dell’isola, intenti a spiegarle come sia nato il club del libro e perchè sia stato per loro fondamentale in tempo di guerra.
In un crescendo di incontri e avventure, raccontati via lettera dai diversi personaggi, il temperamento di Juliet diventa sempre più evidente e amabile: spiritosa e determinata, capace di colpire un giornalista offensivo con una teiera o di minacciare un fattorino brandendo una copia della Recherche di Proust, la nostra giovane eroina incarna una paladina indipendente e determinata, pronta a tutto pur di raccontare la storia del Club.
Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti.
L’amore, però, non tarda a scombinare i suoi piani.
Corteggiata dal prepotente e affascinante americano Markham Reynolds, Juliet si trova a dover scegliere tra lui e i suoi nuovi amici isolani.
Isola, Eben e il nipote Eli, la piccola Kit, Dawsey, Booker, Amelia, tutti gli abitanti di Guernsey – incluso lo spirito della coraggiosa Elizabeth – hanno una storia da raccontare e i lettori, come Juliet, non possono che restare ad ascoltare.
Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un romanzo scritto con grazia e levità, capace di raccontare gli impressionanti orrori della guerra, senza alcuna retorica strappalacrime.
Una lunga dichiarazione d’amore per la lettura e l’ennesima conferma del potere salvifico dei libri e delle storie, scritta da un’ex libraia che non ha mai dimenticato la propria missione.
Il film
Una piacevole riproduzione della parte più romantica della storia, sicuramente un po’ affrettata e superficiale, ma comunque commovente.
D’altronde, la magia di quegli scambi epistolari non avrebbe mai potuto uscire da quelle pagine, se non forse in una serie tv in più puntate.
Con un po’ di rimpianto per i tagli alla ricerca storica che rende Guernsey un luogo speciale, il film rimane godibile, anche se il libro, come da prassi, merita decisamente di più.
un libro per chi: ha voglia di una lettura leggera ma avvincente, con un occhio di riguardo ai bibliofili più incalliti
autrici: Mary Ann Shaffer & Annie Borrows
titolo: Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
traduzione: Giovanna Scocchera ed Eleonora Rinaldi
revisione: Bruna Mora
editore: Astoria
pagg. 292
€ 17
Si ricomincia e tu lo fai alla grande!
Un abbraccio
Sandra, questo libro è adorabile!
Un bellissimo modo per ricominciare, te lo assicuro.
A presto!
Ho visto il film su Netflix… vedrò di procurarmi il libro!
Il libro al momento pare essere introvabile! È davvero molto molto più bello del film!
Parto per Guernsey perché voglio diventare amica di Isola, Eben, Dawsey, Juliet…..non possono non essere veri. 😀
Quando compri il biglietto, chiamami!
Passeggiando nel tuo blog sono arrivata qui. Incuriosita dal titolo del libro l’ho cercato, comprato e letto tutto d’un fiato (complici due giorni a casa in malattia). Grazie per avermelo fatto scoprire, non solo mi è piaciuto, mi è sembrato di essere davvero sull’isola. Sto quasi pensando di passare l’estate a Guernsey!
Angela, che bello, grazie!
Anche io sogno una vacanza sull’isola!
Hai visitato il sito del turismo a Guernsey? È bellissimo!
Se vai, mandami una cartolina!
Il libro è delizioso.
Il film molto meno, anche se Lily James fa del suo meglio, i comprimari sono ben scelti e l’ambientazione è ben studiata.
Troppi pezzi tagliati, troppo precipitoso il finale (anche nel libro è un po’affrettato e si vede che gli ultimi capitoli non soni stati scritti dalla Shaffer). Il film sembra ridursi a una ben rappresentata favoletta romantica, dove si perde proprio l’essenza, l’amore per i libri che si fa ricerca storica, racconto e influenza il corso della vita stessa.
Ciao Licia, sono completamente d’accordo con te!
ho visto il film che trovo davvero eccezionale. Certo che aiuta molto la bravura e la bellezza della protagonista.
Ma finalmente una trama che con coraggio esplora l’animo di una persona motivata non da questioni economiche ma culturali.
Mi ha fatto venire davvero voglia di leggere il libro.
Ciao e complimenti per il blog!
Grazie per i complimenti!
Per me il libro batte il film 10 a 0, quindi ti auguro di leggerlo!