Cosa succede quando il destino fa incontrare uno scrittore e perfomer teatrale come Cesare Catà con i geni della letteratura di tutti i tempi?
Accade che ci troviamo tra le mani Efemeridi, la raccolta di ventisette racconti, in gran parte già divulgati online dall’Huffington Post e oggi pubblicati – in una prima magnifica edizione ormai esaurita, con rilegatura a vista intrecciata in fili rossi come la passione – dalla casa editrice Aguaplano.
Un libro sui libri, sugli scrittori e sulle loro piccole grandi manie e ossessioni, che tutti i lettori appassionati dovrebbero possedere.
Efemeridi
Pagine che ci ricordano che non esiste arte senza vita, così come non esiste verità senza errore e sogno senza risveglio.
Così Lucrezia Ercoli – in pochissime incisive parole, che affiorano sinuose dall’introduzione – riassume l’intensa necessità di avere tra le mani un libro come Efemeridi.
Per raccontarci gli attimi di vita dei ventisette scrittori, i loro amori, le loro fragilità, le ossessioni carnali e le compulsioni intellettuali, Cesare Catà solca le pagine con una scrittura densa ed evocativa, carica di sublime significato.
Mentre Anne Sexton coltiva l’arte di scavarsi l’anima con il martello pneumatico e David Foster Wallace vorrebbe non aver mai smesso di assumere l’antidepressivo Nardil, lo straziante racconto dedicato all’eterno bambino Antoine du Saint-Exupery ci ruba un pezzetto di cuore e lo semina sotto la superficie dell’asteroide B612, accanto alla volubile rosa del Piccolo Principe.
È un mistico disperato, preda di una specie di metafisica forza antigravitazionale che lo spinge in alto, più in alto; brama le altezze, dove il blu del cielo diventa bianco e la vita dell’uomo si spoglia di tutto fuorché dell’essenziale, dove ciò che conta sono solo il coraggio e la verità.
Attraverso la lettura dei brevi racconti, scopriamo anche come mai Jane Austen decise d’essere single e come, invece, Verlaine scoprì le sorti africane del suo amato Rimbaud.
Ed è sempre l’amore a essere protagonista di uno dei passi più toccanti, quello in cui il poeta John Keats illumina il proprio talento, specchiandosi nel volto dell’amata Fanny.
Parole che tolgono il fiato.
In lei sente essere il suo destino. Ora scrive capolavori con la stessa naturalezza con cui sbocciano i gladioli. Versi perfetti, gravidi di sentimenti sovrumani. Un canto commovente, meravigliato e straziato, sul perdersi dell’uomo nella bellezza delle cose del cosmo. Con la grazia di un cherubino smarritosi sui sentieri di granito della terra, Keats riesce finalmente a descrivere la verità della bellezza. Ed è felice.
Sono decine le citazioni che vorrei mettere qui, nero su bianco, per farvi comprendere quanto sia importante per un lettore appassionato avere questo libro sul comodino, ma voglio lasciarvi – pronti poi a correre in libreria – con la visione del paradiso che le passionali amanti Vita Sackville-West e Virginia Woolf augurano a se stesse e a tutti noi bibliofili.
… se un’immagine possiamo costruirci del Paradiso, qui, nell’inferno che attraversiamo vivendo, questa non può essere che quella di noi intenti a leggere bei libri, per sempre, definitivamente.
Il trasformista Catà ha il prezioso talento di diventare, di volta in volta, il protagonista di ogni racconto.
Un riuscito samsara letterario che rende Efemeridi uno scintillante e vitale viaggio, capace di tracciare pennellate di eternità e luce nell’oblio della morte.
Bellissimo.
un libro per chi: sa che, spesso, la storia personale degli scrittori è la chiave di lettura delle loro opere, e per chi è in cerca di parole incantevoli
autore: Cesare Catà
titolo: Efemeridi
editore: Aguaplano
pagg. 160
€ 16