Con Dov’è Anne Frank? il regista israeliano Ari Folman e la disegnatrice Lena Guberman riprendono e rilanciano la storia di Anne, già raccontata nella trasposizione grafica del diario, uscita nel 2017 sempre per Einaudi.
Il graphic novel arriva dopo il film già presentato al Festival di Cannes nel 2021.
Dov’è Anne Frank?
La protagonista di questa nuova storia è Kitty, l’amica immaginaria a cui Anne scriveva attraverso il diario.
In un giorno come tanti, nella casa-museo di Anne ad Amsterdam, accade qualcosa di strano: Kitty si materializza in carne e ossa, esattamente come la sua creatrice l’aveva immaginata, con i capelli rossi alla Veronica Lake, le labbra di Ava Gardner e profondi occhi azzurri.
Spaesata e invisibile ai tanti visitatori della casa, Kitty si rifugia nella stanza di Anne e cerca di capire cosa stia accadendo?
Dove sono Anne e la sua famiglia?
Dove sono i Van Daan, che dividevano gli spazi con i Frank?
L’angoscia di Kitty la spinge a prendere il diario e a fuggire all’esterno della casa, dove scopre che sono tanti i luoghi dedicati ad Anne: una biblioteca, una scuola, un teatro, un ospedale, un ponte, una stazione; perché Anne è celebrata in questo modo? Cosa le è accaduto?
Ci pensa Peter – un giovane attivista che già aveva incontrato nella casa-museo, intento a rubacchiare ai visitatori – a raccontarle cosa è accaduto alla sua migliore amica e ai milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento, e a farle scoprire che anche oggi ci sono popoli perseguitati e in fuga, ancora una volta non difesi e non tutelati dai governi delle nazioni più fortunate, come succede ai milioni di profughi che fuggono da zone di guerra e che vengono quasi sempre rimpatriati.
La storia di Kitty non si addentra con profondità negli orrori dell’Olocausto, ma lascia che siano i dettagli a rivangare quanto accaduto, come i soldati delle SS che prelevano gli ebrei, con i volti coperti da maschere orrorifiche e avvolti in mantelli neri lunghissimi, a simboleggiare una totale mancanza di umanità.
L’intento di Dov’è Anne Frank, infatti, è probabilmente quello di sottolineare quanto l’indifferenza di allora sia ancora presente, se non addirittura accentuata nella società contemporanea, tanto da non riconoscere nei profughi di oggi le stesse paure del popolo ebreo negli anni del secondo conflitto mondiale.
Una storia che fa riflettere su quanto ci sia ancora da ricordare e imparare.
un libro per chi: dimentica sempre troppo in fretta
autori: Ari Folman (soggetto e testi) e Lena Guberman (disegni e colori)
titolo: Bianco intorno
traduzione: Carla Palmieri
editore: Einaudi
pagg. 152
€ 15