Commando Culotte di Mirion Malle

Sulla copertina di Commando Culotte di Mirion Malle c'è un'illustrazione dell'autrice che ritrae una ragazza seduta davanti a diversi schermi, che guarda film e serie tv

Che i fumetti abbiano molto da dire sul tema sessismo è ormai cosa nota, come già accaduto con i libri di Liv Stromquist e con Bastava chiedere di Emma; a questi si aggiunge sicuramente Commando Culotte di Mirion Malle, che analizza con grande sagacia e molta ironia i tanti luoghi comuni – sono solo sulle donne – che infestano film e serie tv.
Vuol dire che non dovremo mai più vedere il nostro film preferito, in cui lei viene “salvata” da lui?
No, potremo continuare a guardarlo ma con gli occhi consapevoli di un pubblico esigente.

Commando Culotte

In un certo senso è sempre assurdo ridere quando di mezzo ci sono il sessismo e il patriarcato, eppure Mirion Malle, con il suo tratto sghembo e caricaturale, riesce a strappare un sorriso anche mentre scuotiamo la testa di fronte a un’ineccepibile verità: la cultura pop è pregna di luoghi comuni sulle donne, ma anche sugli omosessuali, sui neri, su chiunque sia non conforme al maschio bianco cisgender.

Così, pagina dopo pagina, l’autrice francese smonta grandi successi al botteghino, come School of Rock, in cui il protagonista Jack Black interpreta un musicista fallito e truffaldino, che si spaccia per professore in una scuola benestante, e convince un gruppo di studenti e studentesse a mettere su una rock band. Malle ci fa notare come le femmine siano ingabbiate nei soliti ruoli quando si parla di musica – coriste, groupie, bassiste (che raramente nel rock hanno possibilità di fare assoli), ma anche manager, ovvero le maestrine razionali che devono far quadrare tutto e si rendono spesso antipatiche.

Con lo stesso occhio indagatore, l’autrice analizza serie cult come Games of Thrones e Six Feet Under, sottolineando gli stereotipi di genere più banali, per esempio i maschi costretti a essere sempre virili e le femmine invece più emotive e, talvolta, da salvare.

Non mancano analisi profonde di temi fondamentali per chi vuole stare all’erta in questo mondo tagliato su occhi e pensieri di sceneggiatori maschi, come la cultura dello stupro, lo slut shaming, l’aborto, il patriarcato interiorizzato.

Commando Culotte riesce a mantenersi in equilibrio tra un’efficace ironia, che strappa ben più di un sorriso, e una seria divulgazione sulle questioni che oggigiorno sono fondamentali.
Da leggere.

un libro per chi: vuole mantenere allenato lo sguardo per percepire le tante stonature della cultura pop

autrice: Mirion Malle
titolo: Commando Culotte
traduzione: Elena Vozzi e Lorenzo Flabbi
editore: L’Orma
pagg. 184
€ 12

Chi ha scritto questo post?

Emiliano-romagnola, ragazzina negli anni ’80, si è trasferita a Milano nel 2008 e per molto tempo è stata un "angelo custode di eventi".
Da anni si occupa anche di libri: modera incontri letterari, ha ideato e realizzato la rassegna Segreta è la notte e conduce diversi gruppi di lettura.
Pratica mindfulness dal 2012, sogna sempre le montagne e ascolta musica jazz.
È meno cattiva di quello che sembra e vorrebbe morire ascoltando “La Bohéme” di Puccini.

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