Non mi stupirei se Beautiful Music diventasse un film, come già accaduto a The Leisure Seeker, portato sul grande schermo da Paolo Virzì.
Il nuovo romanzo di Michael Zadoorian, in uscita domani 24 maggio per Marcos y Marcos, ricorda le atmosfere cinematografiche di film cult come Almost famous, I love Radio Rock e Alta fedeltà (a sua volta tratto dal romanzo di Nick Hornby, uno dei rari casi in cui il film è quasi meglio del libro) e conferma l’abilità narrativa dello scrittore americano, che ha il grande dono di empatizzare con noi lettori fino al punto di renderci entusiasti sostenitori di ciò che stiamo leggendo.
Beautiful music
La voce narrante è quella di Danny Yzemski, ragazzino che cresce nella Detroit tra gli Anni 60 e 70, sconvolta dagli scontri razziali e volta ormai a un epocale cambiamento.
Danny è un ragazzo sveglio e maturo, pacato e così equilibrato da sembrare un anziano pensionato che ha fatto i conti con la vita, rifuggendo ogni emozione eccessiva. Ha un padre entusiasta e saggio, che lo sprona a mettersi in gioco prendendo qualche piccolo rischio, e una madre malinconica e bipolare, che sogna per lui un futuro al college e un buon impiego di tutto rispetto.
Danny ama la musica e adora ascoltare la radio, due passioni che condivide con il padre, anche se i loro gusti sono nettamente differenti.
Sono gli anni del rock, dei capelloni, dei jeans strappati, delle linguacce ai concerti e dei testi rivoluzionari; gli anni che segnano nettamente il confine tra la musica di prima e quella del dopo, scavando gap generazionali dentro cui genitori e figli si allontanano fino a perdersi.
Nonostante le diverse propensioni, per Danny e per suo padre la musica è bellezza e benessere, e nulla potrebbe unirli di più.
Finisce una canzone – poniamo, Both Side, Now – e l’annunciatore dice “Termina così la nostra giornata radiofonica. Riprenderemo domani mattina all’alba”. Parte l’inno nazionale canadese e poi di colpo fruscio. Fine.
Questo mi turba in un modo profondo. terribile: mi assale una strana paura che vorrei spiegare a mio padre, ma proprio non ci riesco. Come faccio a dirgli che sentire una radio che interrompe le trasmissioni, e la musica svanire così, mi terrorizza, mi porta via tutti i bei suoni e le vibrazioni delle corse? È folle. Forse è perché la musica mi fa sempre star meglio. Quindi una radio che non trasmette più niente, il fruscio, il silenzio, sono il contrario di suoni, vibrazioni e benessere. È paura e vuoto.
Se l’amore per la musica rock diventa il superpotere di Danny, capace di dare una svolta alla sua vita, la dissolvenza ne è l’acerrimo nemico, il vuoto assordante che lo obbliga a pensare, a scontrarsi con la dura realtà e una condizione familiare troppo difficile e dolorosa per un ragazzo di quindici anni.
Non voglio addentrarmi troppo nella trama, questo è un romanzo che non va svelato ma che va letto e vissuto.
Un libro perfetto nei tempi, nella prosa, nei personaggi e nell’evolversi della storia; perfetto in quelle lettere che Danny scrive al padre, sarcastiche e strazianti; perfetto nel rendere su carta i pensieri di tutti gli adolescenti del mondo.
Potrei sentirmi come uno dei tantissimi ragazzi che lo compreranno, senza volto e senza nome, ma non è così che mi sento. Piuttosto, mi sembra di appartenere a una comunità. Guardo gli altri ragazzi nel reparto dischi e penso che non siano poi tanto diversi da me. Hanno i capelli più lunghi, i vestiti sformati, con le toppe, diversi dai miei, ma sono pur sempre ragazzi. Per la prima volta, mi sento uno di loro. Faccio parte del gruppo.
L’iniziazione al rock di Danny, con l’acquisto di Houses of the holy dei Led Zeppelin, è uno dei momenti più sinceri e brillanti di questo romanzo ricolmo di verità e vita.
Un libro da leggere e rileggere, da condividere, da regalare, da amare per sempre.
un libro per chi: ama la musica e almeno una volta nella vita ha pensato di essere stato salvato dalle note di una canzone
autore: Michael Zadoorian
titolo: Beautiful music
traduzione: Claudia Tarolo
editore: Marcos y Marcos
pagg. 398
€ 18
Ti dirò, In viaggio contromano che ho letto molti anni fa non mi ha fatto impazzire, Però, sto girando col segnalibro di questo Beautiful Music che mi hanno dato allo stand Marcos Y Marcos a Torino, dove ho comprato ben 5 libri! Tra cui appunto Se dio fosse una donna, consigliato da te, finito ieri MERAVIGLIOSO!
Buona giornata
Sono felicissima che ti sia piaciuto “Se dio fosse una donna”! Per me è stata una piacevolissima scoperta e sono contentissima di averti contagiata.
Con “Beautiful music” è stato amore a prima vista, confermato poi dalla lettura. Un romanzo di formazione ambientato in un’epoca straordinaria per la musica.
Se ti farai tentare, aspetto il tuo commento!