Siamo tutti dipendenti da qualcosa, fosse anche solo dai sacchetti di patatine, come succede a me.
Ed è proprio alle dipendenze che Héléna Marienské ha dedicato Astenersi astemi, un romanzo decisamente sopra le righe, pubblicato in Italia da Clichy.
Astenersi astemi
Clarisse è una terapeuta specializzata in dipendenze.
La sua innovativa idea è quella di sperimentare una terapia di gruppo che mescoli le diverse patologie, riunendo nella stessa seduta pazienti con esperienze eterogenee.
Così, in un cerchio perfetto, troviamo Pablo, così tanto fissato con lo sport da avere ormai ossa e articolazioni distrutte, Gunter, che per giocare senza tregua al tavolo verde non ha esitato a distruggere la propria famiglia, Jean-Charles, un prete sosia di Papa Francesco che ha più confidenza con la cocaina che con l’incenso, Élisabeth un’alcolizzata perennemente umiliata dal marito fedifrago, Mylène, con i debiti fin sopra i capelli a causa dello shopping compulsivo, Damien, colto e nobile accademico ossessionato dal sesso e dai travestimenti, e Mariette, una bellissima e angelica ragazzina eroinomane, bucata come un colabrodo.
Inizialmente diffidenti e aggressivi tra loro, i compulsivi imparano a conoscere e a rispettare le debolezze di ciascuno, fino a coalizzarsi, implacabili, contro la rampante Clarisse.
Clarisse, contrariamente alle sue abitudini, arriva in forte ritardo. Quando entra si accorge che la tensione del lunedì precedente è solo un cattivo ricordo. Tutti parlano, tutti raccontano. Sembra ci sia una specie di competizione. Chi è il più tossico? Chi è caduto più in basso? Chi merita la medaglia di più bel relitto?
Complice l’allure pura e innocente di Jean-Charles e una crisi mistica che colpisce tutti, il gruppo è più coeso che mai.
La ribellione ormai è in atto e le singole dipendenze di ciascuno diventano il superpotere del branco, in una rivoluzione che renderà (quasi) invincibili questi nemici della vita ordinaria (dal titolo originale francese).
Per ammazzare il tempo, per dimenticare le devastazioni delle dipendenze che, lungi dall’essersi attenuate, si sono invece tutte aggravate e, a dire il vero, moltiplicate, si beve. Si beve e si gioca. Non a domino, non a cavallina. A poker.
Tra scene di sesso sgraziate e volutamente disturbanti e un abuso ridondante e inverosimile di diverse droghe, Marienské mette in scena un grand guignol a tratti angosciante, seppur condito dall’umorismo tipicamente francese.
Tolti gli eccessi narrativi, rimane un’acuta e brillante analisi delle fragilità umane che sono riconosciute come debolezza del singolo individuo ma che possono trasformarsi in forza quando vengono esorcizzate nella condivisione.
Il finale vola verso vette così strampalate da risultare esaltanti, tanto da farsi perdonare gli svariati errori sparsi per tutto il romanzo e probabilmente sfuggiti in fase di correzione bozze.
un libro per chi: riesce a ridere di qualsiasi cosa
autore: Héléna Marienské
titolo: Astenersi astemi
traduzione: Tommaso Gurrieri
editore: Edizioni Clichy
pagg. 291
€ 17