Leïla Slimani, già vincitrice del Premio Goncourt nel 2016 per il romanzo Ninna Nanna, con A mani nude, graphic novel disegnati da Clément Oubrerie e pubblicato in Italia da Oblomov, racconta la storia di una donna che ha fatto la differenza: Suzanne Noël, pioniera della chirurgia estetica nella Parigi del primo ‘900.
A mani nude
Suzanne è solo una ragazzina quando assiste a un grave scontro tra un’automobile e una carrozza, in cui rimangono feriti una donna e un cavallo. Mentre i passanti scappano inorriditi lei, imperturbabile, si avvicina al disastro di sangue e carne.
È questo il battesimo del fuoco che le farà scoprire l’attitudine preziosa a sporcarsi le mani di sangue senza alcun timore.
Un dono che qualche anno dopo, ormai sposata a un dermatologo borghese e intenta a occupare il tempo libero tra arte e clichè femminili, le tornerà utile per buttarsi a capofitto nello studio della medicina.
È lo stesso Henry, suo marito, a spronarla a intraprendere la carriera nella medicina, fatto più unico che raro in un’epoca in cui alle donne erano riservate ben altre posizioni, decisamente meno attive e in vista.
Nemmeno la nascita della figlia Jacqueline riuscì a contenere il talento e la determinazione di Suzanne, che durante la Prima Guerra Mondiale si trovò a operare i soldati feriti e mutilati.
Ed è qui che viene colta dalla consapevolezza di quanto sia importante l’aspetto fisico per una persona e di quanto si possa fare per ridare sicurezza, dignita e vita a chi è rimasto sfregiato o a chi non si sente a proprio agio nella pelle che abita.
Perché Suzanne Noël ebbe il coraggio di affermare che anche le rughe o un naso adunco potevano essere debilitanti, soprattutto per una donna in cerca di un lavoro o della propria indipendenza.
Non schiave della bellezza ma padrone di se stesse e del proprio corpo, era questo il pensiero femminista che muoveva Suzanne nella propria crescita professionale, tanto da arrivare a operare il volto della star dell’epoca Sarah Bernhardt, prima che il decadimento fisico ne troncasse la carriera.
La sua vita privata ebbe meno certezze: lasciato il marito per un compagno di studi che la fa comunque soffrire, non sempre a proprio agio nel ruolo di madre, Suzanne attraversa alti e bassi che però non ne compromettono mai la professionalità.
È grazie alla sua determinazione che la chirurgia plastica ed estetica divenne un aiuto concreto per uomini e soprattutto donne, che dalla consapevolezza del proprio aspetto fisico trovarono slancio verso l’autodeterminazione di se stesse.
A mani nude è un graphic novel dal tratto pieno ed elegante, che ci introduce alla scoperta di una donna e professionista di cui si sa davvero troppo poco e che merita di essere scoperta e ammirata.
Aspettiamo quindi con una certa trepidazione il secondo volume per seguire Suzanne nel suo percorso di donna e chirurga.
per chi: ama le biografie e il femminismo
autrice: Leila Slimani
disegni: Clément Oubriere
titolo: A mani nude
traduzione: Stefano Sacchitella
editore: Oblomov Edizioni
pagg. 104
€ 19