Articolo a cura di Paola Migliorino.
La Salita dei Saponari è l’ultima fatica letteraria di Cristina Cassar Scalia e il terzo capitolo della serie pubblicata da Einaudi iniziata con Sabbia nera e proseguita con La logica della lampara, grazie a cui conosciamo un po’ più intimamente l’irriverente vicequestora Vanina Guarrasi, una via di mezzo fra Rocco Schiavone e il commissario Montalbano, di cui forse raccoglie il testimone.
La Salita dei Saponari
Vanina Guarrasi è figlia d’arte, ha il DNA del poliziotto e la tipica determinazione che si sviluppa in chi ha dovuto combattere contro il crimine praticamente da sempre.
Divisa, anzi contesa fra le due principali città siciliane, Catania e Palermo, la vediamo districarsi fra indagini complesse e intrighi internazionali, di cui si ostinerà a trovare la soluzione seguendo quell’infallibile fiuto che la spinge inesorabilmente ad andare oltre ogni comoda apparenza.
Questa volta la storia si sviluppa attorno al ritrovamento, nel parcheggio dell’aeroporto Fontanarossa, del cadavere di Esteban Torres, cubano-americano residente in Svizzera, ma con cittadinanza italiana.
A distanza di qualche giorno un altro cadavere verrà rinvenuto in fondo ad un pozzo, al centro del cortile di un prestigiosissimo hotel di Taormina.
Naturalmente le due morti sono legate e sviscerarne le dinamiche ci consentirà di ricostruire le mille sfaccettature dell’animo umano.
Sullo sfondo, la Sicilia con i suoi profumi, i suoi panorami, le sue contraddizioni, il suo linguaggio e i suoi meravigliosi e immancabili piatti!
Il venticello leggero che le arrivava addosso passava attraverso il giardino portandosi dietro l’odore degli agrumi, che con l’aria frizzante montanara creava un contrasto curioso. Montagna e agrumi. Neve e mare. Il tutto a breve distanza. Questa era la Sicilia etnea. Un’isola nell’isola, con una doppia anima.
Vanina è una donna apparentemente dura, determinata, molto ammirata e rispettata, che si concede pochi piaceri senza porsi troppe domande, ma che nasconde una sola, grande paura: quella di dover subire ancora una volta la perdita di una persona importante.
Durante l’indagine, questa angoscia latente riesce ogni tanto a prevalere e a farsi largo tra le mille preoccupazioni che occupano la mente della poliziotta, fino a renderla impulsiva e spaventata, fino a perdere di vista, anche solo per un attimo, il fine della sua missione.
La vicequestora, però, riesce sempre a ritrovare il controllo e a condurci verso la scoperta della verità, lasciandoci comunque desiderosi di continuare ad accompagnarla mentre si destreggia fra le sue intricate avventure.
Era incredibile ma stavolta aveva voglia di camminare. Come piaceva a lei, ovvio. Passo lento e sigaretta accesa.
La Salita dei Saponari è un romanzo giallo godibile e altamente sensoriale, in cui i profumi, i sapori e i colori della Sicilia sono protagonisti tanto quanto i personaggi creati da Cristina Cassa Scalia.
Un libro per chi: adora gli sbirri anticonvenzionali
autore: Cristina Cassar Scalia
titolo: La Salita dei Saponari
editore: Einaudi
pagg. 312
€ 18