C’è un tema che mi sta molto a cuore e che mi provoca una netta dicotomia emozionale, dividendomi tra commozione e rabbia: l’immigrazione.
Commozione di fronte agli occhi di chi percorre quel viaggio della speranza e spesso non riesce a giungere alla terra promessa; rabbia verso chi giudica dall’alto del privilegio di essere nato nel nord del mondo, ma anche verso le istituzioni che non sanno tendere la mano e aiutare concretamente.
No, questo non è un post politico, quindi non approfondirò la mia personale visione del tema.
Qui parliamo di libri, che spesso aiutano ad ammorbidire i preconcetti e danno il là per attraversare i confini delle proprie idee.
Nella rubrica Similitudini darò spazio a quei libri uniti da un comune fil rouge; libri che ho letto e amato, che hanno cambiato il mio modo di pensare o lo hanno rafforzato nei propri solidi intenti.
Oggi vi presento tre storie d’immigrazione, tre sogni di cambiamento, tre viaggi della speranza.
Con una piccola ma sentita preghiera: leggete e condividete questi libri, regalateli più che potete, lasciateli liberi dove possano davvero cambiare l’ostinato pregiudizio di chi teme chi arriva da lontano.
Buona lettura.
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
Uscito nel 2010, il libro di Fabo Geda è stato tra i primi a raccontare una storia d’immigrazione, quella di Enaiatollah Akbari, bambino nato in un ostile Afghanistan e costretto a lasciare la sua terra per non essere ucciso.
Il suo viaggio inizia accompagato fino al Pakistan dalla mamma, che in un atto d’amore disperato e doloroso decide di spronare il figlio alla fuga, consapevole che sia l’unico modo per donargli una vita migliore.
Nel suo lungo viaggio della speranza, che attraversa Iran, Turchia e Grecia, Enaiatollah incontrerà miseria, terrore, fatica, ma anche tanta umanità e piccoli gesti di solidarietà.
Come si trova un posto per crescere Enaiat? Come lo si distingue da un altro?
Lo riconosci perché non ti viene voglia di andare via. Certo, non perché sia perfetto. Non esistono posti perfetti. Ma esistono posti dove, per lo meno, nessuno cerca di farti del male.
Se non ti fossi fermato in Italia, se fossi ripartito, dove ti saresti diretto?
Non saprei. Parigi, forse.
Anche a Parigi esiste un posto come Ostiense?
Sì, mi sembra fosse un ponte. Ora non ricordo quale, ma lo si raggiungeva con un pullman. Sapevo anche il numero del pullman. Ora, per fortuna, l’ho dimenticato.
autore: Fabio Geda
titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
editore: Baldini & Castoldi
pagg. 155
€ 10
Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella
La storia di Samia Yusuf Omar – giovane ragazza e atleta di Mogadiscio, con la passione per la corsa e il grande sogno di partecipare alle Olimpiadi di Londra, dopo essere arrivata ultima a quelle di Pechino – è così commovente che ancora fatico a raccontarla senza sentire gli occhi diventare lucidi.
Giuseppe Catozzella, che nel 2014 con questo libro ha vinto il Premio Strega Giovani, ci trascina nel lungo e difficile viaggio della giovane somala dai grandi sogni, in fuga dagli integralisti che hanno preso il potere nella sua terra. La sua amicizia con Ali, spezzata da un’ideologia folle e malvagia, aggiunge un carico d’emotività importante a una vicenda che spezza il cuore.
Samia morirà in mare, a pochi chilometri dalla costa italiana. Ed ecco che io ho già le lacrime agli occhi.
In un attimo, dentro quell’immagine, tutto il mondo è collassato per sempre. Se il mio paese era stato capace di far diventare un mostro quello che per me era sempre stato un fratello, la mia anima gemella, se lo aveva trasformato nel’assassino di mio padre, allora significava che io non volevo proprio niente, per il mio paese.
Aabe era la Somalia. Ma la Somalia adesso era morta, uccisa da un fratello.
autore: Giuseppe Catozzella
titolo: Non dirmi che hai paura
editore: Feltrinelli
pagg. 240
€ 9 (edizione economica)
Il mare nasconde le stelle di Francesca Barra
Ultimo, ma solo in ordine di uscita in libreria, è il libro che racconta la storia di Remon Karam, cristiano copto costretto a fuggire dall’Egitto. Lo ha scritto Francesca Barra, che ho avuto il privilegio di incontrare e conoscere quando abbiamo presentato Il mare nasconde le stelle ai lettori che frequentano la libreria La scatola lilla di Milano.
Remon ha solo 14 anni quando sente che la sua libertà di studiare e vivere è messa a dura prova dal regime, così sceglie di partire, solo e temerario, per raggiungere l’Italia e la possibilità di una vita migliore, in cui realizzare il sogno di diventare ingegnere.
Io stavo studiando alla mia scrivania. “Promettimi che non diventerai come me”, mi ha detto. “A me piaceva studiare. Ho dovuto interrompere perchè mio padre non voleva. Per lui dovevo lavorare. La scuola non era concepità come una libertà”, ha aggiunto, come se volesse farmi comprendere il gesto della sua rinuncia. “Io non te lo chiederò mai. Devi studiare, Remon, devi realizzare il tuo sogno di fare l’ingegnere. Devi imparare sempre cose nuove. Solo questo rende davvero liberi.”
“Lo so, papà. Anche a me piace studiare. Conoscere mi fa stare bene.”
Il viaggio sarà lungo, durissimo, rischioso, ma lo porterà ad avere una seconda famiglia e tanti amici, compagni in quella scuola libera e formativa, che lui sognava di frequentare.
autrice: Francesca Barra
titolo: Il mare nasconde le stelle
editore: Garzanti
pagg. 150
€ 14,90