È un esordio davvero riuscito quello della giovanissima Loreta Minutilli con Elena di Sparta, romanzo appena uscito per Baldini+Castoldi.
Classe 1995, diploma al Liceo Classico e laurea in Fisica, Minutilli dopo la partecipazione al Premio Calvino 2018 è stata corteggiata da diverse case editrici, tutte entusiaste di questo suo scritto epico e altrettanto contemporaneo.
Elena di Sparta
Chi sarei diventata se Teseo non mi avesse violentata?
È la voce di Elena la splendente a parlare.
Figlia di Leda e Tindaro – o, come vuole la leggenda, del potente Zeus tramutatosi in cigno per fecondare con un uovo il ventre della regina di Sparta – la ragazza più bella del mondo, appena adolescente, viene rapita da Teseo e brutalmente stuprata.
Un destino comune a molte fanciulle dell’epoca, ma Elena, come ammette con estremo candore, non ha alcun senso della vergogna. Il suo corpo è la sua forza, l’armatura con cui sfida il mondo, senza rendersi conto che quell’aspetto fisico così perfetto e distante la rende soprattutto un oggetto da ammirare e possedere, privandola di ogni barlume di libertà.
Se solo fossi nata maschio… cosa?
Non sapevo di preciso a quale alture la condizione di uomo mi avrebbe fatta salire, ma percepivo il vago sentore di una libertà enorme e impensabile, che adesso, in quanto donna, mi era preclusa. Una libertà così sconfinata da fare quasi paura, come faceva paura il prato sterminato che rappresentava la mia vita di donna nubile che immaginavo prima del matrimonio.
Data in sposa a Menelao, che essa stessa ha scelto, Elena continua a non provare piacere nel sesso e a disprezzare la carne e gli umori maschili, orgogliosa e allo stesso tempo succube dalla propria bellezza e convinta che il suo corpo perfetto non debba appartenere a nessun altro oltre se stessa.
Un corpo che usa senza timore e brandisce come un’arma ma che, in realtà, si rivela ancora una volta la sua più grande prigione.
Decisa a ottenere una vita in cui la sofferenza sia ridotta al minimo, Elena diventa la fredda e annoiata madre della piccola Ermione; ben presto la fame di vita e la viscerale necessità di essere vista come persona e non solo come capricciosa e inutile bellezza divina, la spingono a scegliere la fuga con il troiano Paride, pur non amandolo e spinta da null’altro che l’ebbrezza provocata da un flebile accenno di libertà.
Avevo sempre desiderato un mondo in cui le donne fossero libere, ma ora che ero in quel mondo e mi rendevo conto che quelle donne sapevano usare la libertà molto meglio di me, rimpiangevo la mia Sparta, dove sola, senza temere confronti, potevo dirmi la più bella, ma anche la più arguta, la più brillante, la più profonda pensatrice.
Sono severa con me stessa. Sulla china della vita è necessario esserlo, tuttavia non sarò impietosa. Ero ingenua, sì, ma onesta. Mi incolpavo senza esitazione della mia inettitudine, mi tormentavo per la mia incoerenza, cercavo ogni giorno di modellarmi a far meglio e mi disperavo quando mi vedevo così differente da Cassandra. Lei mi appariva completa, i contorni della sua personalità erano ben definiti, mentre io non ero che un cumulo di argilla che si rimestava continuamente, racchiuso in un bel viso.
L’epilogo di Troia è noto al mondo intero ed Elena, dopo la caduta della città che l’ha ospitata per anni e la morte della dinastia divenuta per lei famiglia, ritrova finalmente in Menelao l’unico uomo intenzionato ad ascoltarla e comprenderla.
Con questo superbo romanzo a scrittura circolare, che trova nella fine il suo inizio, Loreta Minutilli ha ridato dignità a un personaggio storicamente silente, accusato di scatenare guerre per mera superficialità e noto solo per la bellezza soggiogante.
La storia di Elena di Sparta è l’universale storia di tutte le donne, in ogni tempo e spazio.
Una donna che non ha mai potuto dare la propria versione dei fatti e che oggi trova voce grazie a una scrittrice ventitreenne di indubbio e fulgido talento letterario.
un libro per chi: ha bisogno di rinvigorire la propria lotta contro i pregiudizi e l’apparenza
autore: Lorena Minutilli
titolo: Elena di Sparta
editore: Baldini+Castoldi
pagg. 189
€ 17