Credo di averlo già detto e ripetuto più e più volte che adoro Chiara Moscardelli e i suoi libri.
Mi fa sorridere di gusto, con la sua penna così spiritosa e ironica.
Chiara ha esordito come scrittrice per Einaudi nel 2011 con Volevo essere una gatta morta, ripubblicato nel 2016 da Giunti, sua casa editrice anche per gli ultimi due romanzi.
Le protagoniste dei libri di Chiara sono donne normalissime, come me e voi, forse un tantino sfigatelle e con poca autostima, che nel corso dei romanzi scoprono la loro forza e diventano donne fighissime, trovando anche l’amore.
Andiamo subito a scoprire se c’è qualcosa di autobiografico nelle pagine scritte da Chiara.
Ciao Chiara, sono una tua grande ammiratrice, amo il modo in cui sai coniugare umorismo e sentimenti, hai creato un tuo stile inconfondibile, che potrebbe addirittura avere un suo neologismo: un libro moscardelliano è un romanzo che fa ridere, mentre ci fa sognare una passionale storia d’amore, avvolta in un mistero.
La tua simpatia e la tua brillante intelligenza si percepiscono in ogni pagina. Purtroppo c’è un ma: certi maschi fuggono dalle donne intelligenti e spiritose, come se queste avessero la peste. Confermi? Secondo te, come se ne esce? Daresti un consiglio a tutte le ragazze che sono ancora single perchè sono considerate “troppo”?
Intanto grazie mille per i complimenti! Sono davvero felice. Scrivere con ironia è la cosa più difficile che esista e sapere di esserci riuscita mi conforta molto.
Purtroppo però devo darti ragione! L’intelligenza e l’ironia non pagano. Almeno, non pagano chi ha come sogno nel cassetto il principe azzurro! Il principe azzurro adora le Cenerentole e quindi le donne poco indipendenti, di sicuro prive di ironia e possibilmente che gli diano sempre ragione e non lo mettano mai in discussione. Poi di certo troverete quello che risponderà che non è vero, che lui ama le donne simpatiche e intelligenti, ma basterà vedere poi con chi si accompagna per capire che invece non è così.
Una soluzione? Se l’avessi trovata a quest’ora sarei sposata con figli!
Provare a trasformarsi in mummie, potrebbe funzionare.
Scrivi libri e lavori in una casa editrice, il tuo destino è evidentemente radicato nel meraviglioso mondo delle parole. Il tuo romanzo Quando meno te l’aspetti ha recentemente debuttato anche in Francia (con una bellissima copertina piena di baci). La protagonista, Penelope Stregatti, è una barese mooolto caratteristica. Che effetto ti fa pensare che una parigina, divinamente chic, si trovi a ridere delle goffe (dis)avventure di Penelope?
Sì è vero. Ma in realtà ho sempre lavorato nell’editoria e mai avrei pensato di scrivere libri! Quando è successo mi sono stupita io stessa. Quella della Francia è stata la mia prima traduzione estera, quindi mi sono molto emozionata e sono voluta andare a controllare di persona come poteva essere vedere una parigina chic che leggeva le disavventure di Penelope. E devo dire mi ha fatto tanta impressione, in senso positivo. Erano così entusiaste, almeno le blogger che ho incontrato lì, che mi sono detta che in fondo, noi donne, siamo molto simili… tutte con gli stessi desideri e gli stessi sogni… purtroppo non realizzati!
Sei celebre anche per i lunghi ringraziamenti che si possono leggere alla fine di ogni tuo romanzo. Trovo che siano una parte fondamentale di un libro moscardelliano, sono spiritosi ma toccanti, in quelle parole c’è tanto di te. È evidente che la gratitudine abbia per te un valore imprescindibile, soprattutto nei confronti dei tuoi tanti amici.
A nemici come stai messa? Donne invidiose e maligne? Come ti comporti se ti capita d’incontrare persone così? Perchè le donne spesso si fanno la guerra tra loro?
Tengo moltissimo a quella parte. Vorrei ringraziare tutte le persone che ho anche solo incrociato nella mia vita ma purtroppo non è possibile. I miei amici sono la mia forza, anche quelli che non sono più amici per via del tempo e delle incomprensioni. Hanno comunque avuto una parte fondamentale nella mia vita e questo non si può cancellare. Nemici non credo di averne, almeno non che io sappia. Se esistono, si guardano bene da rivelarsi tali. Purtroppo devo darti ragione anche sul fatto che noi donne facciamo poco squadra, siamo spesso competitive e invidiose. Gli uomini in questo sono migliori, non si tradirebbero mai. Forse perché dobbiamo sempre, e ancora, dimostrare di valere di più e quindi ci incattiviamo. Ci hai mai fatto caso che lavorare con gli uomini è più facile che lavorare con le donne? O avere un capo donna? Una cosa molto triste, a pensarci.
Come donna sono convinta che sia fondamentale portare avanti il quotidiano intento di essere indipendente e non farmi condizionare, soprattutto quando si tratta di seguire le mie passioni. Le protagoniste dei tuoi libri sono donne che, pagina dopo pagina, si liberano dai condizionamenti della famiglia e della società. Ci racconti un episodio in cui anche tu hai potuto fieramente dire “Sono una donna libera!”?
Provo a dirmelo tutti i giorni. Non sono abbastanza bella, cioè non rientro nei canoni della bellezza che oggi si impone ovunque? Cerco di puntare su altro. Non ho ancora incontrato il principe azzurro e a questo punto forse non diventerò mai madre? Cerco di pensare che c’è altro nella vita di importante oltre alla maternità e all’essere moglie di qualcuno. Ho la mia indipendenza intellettuale, i miei amici, le mie passioni. Non ho bisogno dell’altra metà della mela per essere felice. (PAROLE SANTE! ndr)
Facciamo un gioco, ispirandoci ad Agata, protagonista di Volevo solo andare a letto presto: puoi scegliere di essere la star di una telenovela o di una soap opera. Vorresti interpretare la fragile Topazio/Grecia Colmenares, la mangiauomini Brooke Logan di Beautiful o Mariana Villareal, portata sullo schermo dalla lacrimevole Veronica Castro in Anche i ricchi piangono? Quanto ti piace sognare a occhi aperti? E qual è il tuo grande sogno per il futuro?
Se proprio posso scegliere… allora vorrei essere Beatrice di Cuore selvaggio! Brooke Logan mi ha sempre fatto paura. Poi si confonde… va a letto con il padre dei suoi figli ma poi anche con i figli… insomma qualcuno dovrebbe avvisarla.
Rimane il fatto che sognare ad occhi aperti è la cosa più bella del mondo: non costa niente e i sogni si realizzano sempre, meglio di così! Bisogna solo stare attente a non pensare che la realtà sia quella del sogno perché il risveglio sarebbe feroce e niente potrà mai essere all’altezza.
Sogno di avere una casa mia, un cane e tanto tempo per viaggiare. Ovviamente in compagnia dei miei amici!
Grazie a Chiara per essere stata mia ospite sul blog.
E voi, state già correndo in libreria a comprare i suoi romanzi?