C’è una piccola casa editrice friulana che volge lo sguardo al Nord Est d’Italia, ai Balcani ma anche al Medio Oriente, pubblicando libri che raccontano la storia di quelle terre e dei loro confini, spesso vergati da guerre e calamità naturali, ma ricchi di umanità, di sapori e di strade da percorrere.
Si chiama Bottega Errante e quest’anno ha pubblicato I cancellati, romanzo di Miha Mazzini, uno dei più importanti autori sloveni.
Un romanzo basato su fatti realmente accaduti nel 1992, atroci e sconvolgenti come solo l’inerzia burocratica ancorata al razzismo e al totalitarismo sa essere.
I cancellati
Il libro di Mazzini non è finzione letteraria.
Raccontandoci la storia di Zala, giovane educatrice che partorisce un figlio senza padre nell’ospedale della città in cui vive da tantissimi anni, Miha Mazzini ci racconta la storia dei 25.000 cancellati che il 26 febbraio 1992 persero, senza preavviso alcuno, il diritto di residenza nella Repubblica di Slovenia.
Migliaia di persone appartenenti alle diverse etnie facenti parte dell’ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia furono cancellate dai Registri di Residenza Permanente della Repubblica di Slovenia, divenendo quindi apolidi privati dei diritti umani di base.
Zala entra in ospedale convinta di essere slovena ma, al momento di prendere il bambino e tornare a casa, scopre con orrore di non avere il diritto di considerarsi residente e che pertanto dovrà pagare un conto salatissimo per le spese mediche. E non solo.
Di fronte a una direttrice burocrate e smaniosa di potere, Zala rischia di perdere anche il bambino appena nato, trattenuto in ospedale con la scusa della clandestinità materna e pronto per essere affidato, senza che la madre possa contare sulla tutela dello stato, a una nuova famiglia.
«Come posso consegnare un bambino innocente a una straniera priva di status e di domicilio? Pensa davvero che sia così inumana e priva di senso civico da consegnare un essere innocente a qualcuno che non esiste? E sarò sincera, è il momento per lei di lasciar perdere quello che sta pensando, poi potrebbe essere troppo tardi. Nella sua situazione…». Si alzò e incollò il suo sguardo agli occhi di Zala: «Ha mai pensato di dare il bambino in adozione?»
In un crescendo di situazioni che sfiorano i confini della realtà, Zala scopre che la cancellazione non è un mero errore del computer in cui si sono stati smarriti i suoi dati, ma è la conseguenza di una legge emanata dallo Stato in occasione della dichiarazione di indipendenza della Slovenia.
I cittadini che per diversissime circostanze non hanno regolato il proprio status di cittadinanza entro i sei mesi dall’emanazione della legge, si ritrovano quindi privati di ogni diritto, costretti a chiedere visti turistici per restare nelle loro case o per ottenere lavori di fatto considerati precari.
«Mi sono informato, solo in Europa ci sono trecentomila cancellati, in tutto il mondo dieci milioni. Non avrei mai pensato che i governi potessero comportarsi in questo modo. L’opinione pubblica non protesta. Sino a che non lo fanno a te non ti interessa, dopo però è tardi» disse Mark torcendo le labbra.
Con uno stile incalzante e diretto, la narrazione di Mazzini si snoda come un avvincente giallo, un thriller psicologico in cui si spera che, da un momento all’altro, la protagonista scopra d’essere stata presa di mira da chissà quale ordine massone in grado di rubarle l’identità.
Purtroppo la realtà di quegli anni superò ogni fantasia: i cancellati furono umiliati, alcuni persero le loro case, occupate da cittadini senza scrupoli, altri persero il lavoro e per alcuni anche la voglia di vivere venne meno.
«Se fossimo in guerra ci avrebbero fucilati, invece ci hanno cancellati, fanculo, stiamo per entrare nel ventunesimo secolo, con il computer al posto della mitragliatrice. I tempi moderni. Fottuti, ma moderni.»
La paradossale storia di Zala e degli altri cancellati ribadisce quanto male possano fare l’etnocentrismo e la xenofobia.
Una sottolineatura che a noi lettori potrebbe sembrare ridondante ma che, in questi tempi di governi di destra e di muri sui confini, diventa fondamentale riaffermare con forza.
I cancellati di Miha Mazzini è un libro che deve essere assolutamente letto e condiviso.
un libro per chi: vuole rivivere la storia contemporanea, scoprendo accadimenti che erano stati quasi dimenticati dai media e dall’opinione pubblica
autore: I cancellati
titolo: Miha Mazzini
traduzione: Michele Obit
editore: Bottega Errante
pagg. 288
€ 18
Altro che quasi dimenticati, dimenticatissimi. Ho amato così tanto la Slovenia quando ci sono stata, seppure per senza mai pernottarci.
Orrore vero.
PS. scusa non c’entra col post, ma a proposito del tweet, se la vita fosse giusta, sì pure per me lettura di libri belli, esclusivamente quelli belli che quelli così cosà già non vanno bene, e poi non impazzisco per il jazz, non tutto almeno, però farei volentieri l’assaggiatore di porto. A presto, un bacione.
PS.2 Sonno bianco ce l’hai in lista? A me è piaciuto tanto, a tratti ci ho proprio sofferto.
“Sonno bianco” è lì da quando avrei dovuto venire a conoscere Corbetta, ma poi sono stata travolta da altro.
Ho in attesa 18 libri appena usciti o in anteprima, prima o poi arriverò anche a lui…
Ciao Sandra, a presto!