La donna di Gilles è il breve e stupefacente romanzo d’esordio della belga Madeleine Bourdouxhe, che nella propria breve carriera pubblicò un solo altro libro, l’altrettanto intenso Marie aspetta Marie.
La storia di Élisa, donna e moglie dell’aitante Gilles, sarà la protagonista dell’incontro del 4 aprile del gruppo di lettura Babele.
La donna di Gilles
Élisa lo amava: non si sfugge a un simile amore.
Élisa è una giovane donna, moglie e madre, perdutamente innamorata del suo Gilles, l’uomo che la fa fremere oggi come la prima volta, di cui brama le attenzioni e il corpo, per cui desidera il benessere più grande, ancor più di quello che auspica per le due figlie, le piccole gemelle nate da quel grande, immenso, amore.
Per lei nulla è più importante di Gilles: lo attende tutto il giorno, prepara per lui una cena ristoratrice per accudirlo di ritorno dal lavoro, cura la casa affinché lui, il suo uomo, possa sentirsi sempre amato e protetto, in quell’idillio fatto di piccole cose, di quotidianità sempre uguale.
Ma forse per Gilles quella quotidianità ripetuta centinaia e centinaia di volte inizia a essere un po’ noiosa e, per quanto abbia amato e ami la sua Élisa, qualcosa in lui scatta quando, in una sera come tante, la visione della cognata Victorine accende un desiderio inaspettato e irrefrenabile, un moto tanto attraente quanto spaventoso.
È un attimo, un solo impercettibile momento e le labbra di Gilles sono sulla bocca della giovane ragazza, che da lì in poi sarà la sua amante, l’oggetto di un desiderio inconcepibile e forse proprio per questo ingovernabile.
La devota ma sensibile Élisa non tarda ad accorgersi che qualcosa nel suo idillio amoroso è ormai irrimediabilmente spezzato. Eppure non riesce a gridare, ad accusare, a mandare tutto all’aria, nemmeno sapendo che quella voragine di dolore è stata scavata dalla frivola sorella Victorine che “porta in giro per la vita la sua vita irresponsabile”.
Si sentì mancare. Con un gesto inconsulto tese le braccia verso l’uomo addormentato, come a chiedergli aiuto. Si fermò appena in tempo. No, Élisa, questa volta soffrirai da sola. Per la prima volta non puoi fare appello all’amore di Gilles, ti devi difendere come se fossi sola al mondo. Nessuno ti potrà aiutare, Gilles non ti può aiutare. Sei sola di fronte al più grande dolore della tua vita.
Élisa sceglie il silenzio e la sopportazione, portando sulle proprie spalle una croce pesantissima che il marito torni a lei, a dedicarle tutto l’amore del mondo dopo aver lasciato bruciare quell’insulsa passione.
Non solo manda giù e attende in silenzio, ma si offre di essere amica e confidente quando lui, Gilles, il suo uomo, ormai esasperato dalla gelosia decide di raccontarle la verità.
Lei ha un’espressione serena, il suo lieve sorriso si è accentuato. Gilles crede che sia ancora per gentilezza, per incoraggiarlo a parlare; non sa che quella sorte di trasfigurazione è dovuta alla gioia per la vittoria. Quel posto a cui Élisa aspirava se lo è conquistato: lui ha iniziato a confessare, ha pronunciato il nome, ha rivelato il peggio… Finirà per aprirle spontaneamente il suo cuore…
Madeleine Bourdouxhe soppesa ogni singola parola di questo testo doloroso che in tempi non sospetti, quando le donne erano perlopiù solo mogli e madri devote alla famiglia, già raccontava l’amore tossico, l’ossessione, la gelosia e la violenza.
La stessa Élisa, che per i figli sente qualcosa che è solo l’estensione del granitico sentimento che prova per Gilles, rivela un lato oscuro che si crede amore e che oggi – libere dalle imposizioni sociali e dal retaggio culturale che ci voleva relegate a certi ruoli – siamo in grado di definire in altro modo, tra dipendenza e tormento.
È un vero peccato che di Bourdouxhe rimanga poco altro da leggere data la sua capacità di creare storie magnetiche da cui è difficile staccarsi.
un libro per chi: ha tradito e merita di sapere quanto male ha provocato
autrice: Madeleine Bourdouxhe
titolo: La donna di Gilles
traduzione: Graziella Cillario
editore: Adelphi
pagg. 148
€ 11
Ho amato questo testo, ho amato la scrittura della Bourdouxhe. Consiglio caldamente anche Marie aspetta Marie :))
Questo romanzo è bellissimo e troppo poco conosciuto, così come Marie aspetta Marie, che cito nel post con tanto di link che rimanda all’articolo che avevo scritto nel 2018.