Ripubblicata da Papero Editore con un’operazione di raccolta fondi, Basta poco per sentirsi soli è la raccolta di racconti della sagace consulente editoriale Grazia Cherchi, figura di spicco tra gli intellettuali dal Sessantotto a tutti gli anni Ottanta, mai davvero dimenticata da chi ha a cuore l’editoria e i suoi singolari meccanismi.
Basta poco per sentirsi soli
Cosa significa essere una consulente editoriale? Avere a che fare ogni giorno con gli scrittori, le scrittrici e i loro scritti?
Se mai qualcuno avesse avuto questa curiosità, Cherchi con i dodici racconti che fanno parte di questa raccolta riesce a farlo comprendere benissimo anche ai profani, ridimensionando in poche pagine tutto il romanticismo che permea spesso la professione intellettuale e il sacro mondo dei libri.
Lo fa con spietata verità e un’ironia fuori dal comune, senza lasciare scampo ad alcun dubbio: il suo mondo è quello di una donna sola, che di professione legge e corregge, consiglia e accompagna, spesso alle prese con timori e nevrosi, con manie di grandezza e talenti ormai spenti.
“Che si dice in giro?”
Questa è una delle domande che mi lasciano sempre interdetta. In giro dove? E da parte di chi? E su che cosa? Io, poi, non vado in giro.
“Le solite cose”, risposi fiaccamente. Non sapevo nulla, ed era questo che lo interessava, delle ultime faide tra poeti, genia rissosa e permalosa quant’altri mai. Al confronto, trattare con i romanzieri è una sinecura. D’accordo che i poeti vendono meno e sono quindi più frustrati, ma il curioso è che se la prendono sempre e solo l’uno con l’altro, come certi grupuscoli d’antan.
Da casa di Cherchi passano tutti: i più grandi, gli esordienti, i poeti falliti e i grandi premiati, quelli confusi e quelli che san tutto loro, chi ha ancora qualcosa da dire ma non sa più come farlo e chi dice troppo e niente di interessante.
Sono tutti da lei, talent scout capace di lanciare grandi nomi – Maggiani, Benni, Carlotto, Baricco, solo per citarne alcuni – ma anche di scovare piccole case editrici dai cataloghi promettenti e, cosa non meno importante in un mondo sempre meno umano, abile ascoltatrice che, nonostante i modi bruschi di chi non si fa mai abbindolare, ha sempre la miglior risposta da dare.
Dato che leggere dattiloscritti è uno dei lavori peggio pagati del Paese, ci pensano gli amici con le loro richieste di lettura gratuite a risparmiarmi di prendere anche quella miseria.
Dalla sua solitudine, che non viene mai nascosta o edulcorata, Grazia Cherchi osserva il mondo e non lesina giudizi e rimbrotti, non solo riservati all’ambiente letterario.
Le sue storie, ambientate in pieni anni Ottanta, si muovono sul filo della nostalgia, il cui massimo emblema è il gettone telefonico, a ricordarci che il tutto e subito non è sempre esistito.
Così, dopo i “raccontini” principali che scavano nel mondo intellettuale e ne fanno emergere le distorsioni e i confini, le lacune e gli eccessi, arrivano altri dieci racconti, ancor più brevi, a sottolineare il carattere dell’autrice, donna apparentemente burbera e perennemente infastidita eppure così smaniosa di cercare ascolto, cura, se non addirittura affetto.
Per tornare a casa prendo un tram. Un uomo in maniche di camicia, spettralmente magro, sta arringando con veemenza i passeggeri. Grida parole strozzate e sconnesse, ha subito un’offesa, par di capire. Stiamo tutti in silenzio, evitando di guardarlo e di guardarci. Il suo sfogo si conclude all’improvviso con una coloritissima espressione dialettale. Scoppia una risata generale. Anche lui si rasserena, il volto tornato fanciullesco e spensierato. Che cosa furiosamente grande è la vita.
Grazia Cherchi, che tanto ha dato al mondo dei libri, qui si rivela anche insofferente e a suo modo fragile, smaniosa di vivere una realtà meno volgare e dura, circondata da un’umanità meno individualista e più generosa.
Chi saprà cogliere questo suo lato meno cinico, troverà non solo un’autrice da riscoprire in ogni suo scritto ma anche un personaggio a cui affezionarsi sinceramente.
un libro per chi: ha sempre voluto saperne di più sui premi letterari e sulle recensioni sugli inserti culturali
autrice: Grazia Cherchi
titolo: Basta poco per sentirsi soli
editore: Papero
pagg. 118
€ 15