L’assassino è tra le righe di Janice Hallett, pubblicato in Italia da Einaudi, è un giallo che riesce a far incontrare una trama classica con uno stile non convenzionale. La narrazione, infatti, procede solo per mail, sms, post it, articoli di giornale e altri documenti, con un’originalità che se all’inizio può lasciare interdetti si trasforma poi in un riuscitissimo espediente capace di incollare il lettore alle pagine.
Ne parleremo il 19 settembre durante l’incontro del gruppo di lettura Babele.
L’assassino è tra le righe
Gli Hayward sono la famiglia più autorevole e importante di Lockwood, piccola cittadina folcloristica e pacifica dove accade esattamente tutto ciò che deve accadere nella provincia: la vita scorre lenta, ci si conosce tutti, ci si tollera a vicenda, ci si aiuta nel momento del bisogno.
E, a quanto pare, gli Hayward proprio adesso hanno bisogno del sostegno di tutti gli amici, a partire dai membri della compagnia di teatro amatoriale, i Fairway Players, perché hanno da poco scoperto che la piccola Poppy, nipotina del patriarca Martin e della carismatica Helen, ha un grave tumore cerebrale e le cure sperimentali che devono far arrivare dagli Stati Uniti, hanno un costro proibitivo.
Il carteggio convulso che si scambiano i personaggi coinvolti in questa storia – tutti tranne Helen, così radical chic da rifiutare qualsiasi tecnologia – ci racconta, a pochi giorni dalla messa in scena di un dramma teatrale di Arthur Miller, della disperata raccolta fondi per salvare Poppy dal suo destino infame, mentre i suoi genitori, la bella e frivola Paige e il defilato Glen, rinunciano a calcare il palco per seguire da vicino le terapie prescritte dalla dottoressa Tish Bathoa.
L’arrivo in paese e nella compagnia teatrale dell’infermiera Sam e del marito Kel, tornati in Inghilterra dopo anni di volontariato in Africa, sarà la goccia che scaverà il muro di rocce che l’intera comunità ha costruito attorno ai benestanti Hayward, che, in anni e anni di onori e favori, si sono costruiti una reputazione intoccabile.
Prendo atto che le sue domande non riguardassero un paziente in particolare e che stava solo cercando di aiutare degli amici. Ma le ritengo lo stesso inappropriate e non intendo rispondere a ulteriori e-mail, se non per informare il St Anne del reale motivo per cui è andata via da Bangui.
La voce che emerge maggiormente dallo scambio di mail e di messaggi, è quella di Issy, infermiera non ancora trentenne fragile, insicura e pedante, una sorta di zerbino pronto a farsi calpestare da chiunque pur di non rimanere invisibile.
La ragazza sviluppa immediatamente un forte attaccamento alla collega Sam, ed è nelle sue irritanti comunicazioni che si percepisce quell’inquietudine che talvolta emerge da ciò che sembra preciso e perfetto.
Nessuno a Lockwood è davvero pacifico come sembra, tutti hanno qualcosa da nascondere sotto il tappeto.
Chi sta mentendo? Chi è la vittima su cui, fin dall’inizio del romanzo, sono chiamate a indagare Femi e Charlotte, due giovani praticanti avvocate?
Questo ci riporta alla questione della famiglia alfa. Vulnerabilità alla pressione social. Comunque gli Hayward sono un punto di riferimento per questa gente. Molti lavorano per loro. Questo spiega perché sono disposti ad aiutarli.
Janice Hallett scompone un puzzle di migliaia di pezzi e lo getta in pasto ai lettori e alle lettrici, chiedendo loro un piccolo sforzo per seguire l’evolversi della storia, sapendo di fare leva su quella curiosità un po’ pettegola insita in tutti noi, che le perdoneremo anche quell’eccessiva sospensione dell’incredulità richiesta per accettare un mondo in cui mail e sms la fanno da padroni.
L’assassino è tra le righe è un giallo originale e avvincente, che pur mantenendo le consuete caratteristiche dei classici alla Agatha Christie riesce a ritagliarsi uno spazio tutto suo e a spiccare tra quelle letture voraci che tolgono preziose ore di sonno.
un libro per chi: cerca un giallo classico ma non convenzionale
autrice: Janice Hallett
titolo: L’assassino è tra le righe
traduzione: Manuela Francescon
editore: Einaudi
pagg. 542
€ 20
Adoro i gialli e, anche se raramente riesco a capire chi è l’assassino, mi piacerebbe leggere questo libro