Articolo a cura di Metella Orazi.
Cinque martedì d’inverno è una raccolta di racconti della scrittrice americana Lily King che Fazi ha pubblicato dopo il successo del precedente romanzo Scrittori e amanti.
Cinque martedì d’inverno
Credevano che non ascoltassi. Credevano che fossi un palombaro alla ricerca del tesoro che Stevie aveva nascosto in fondo alla piscina. Era una mia dote quella di sdoppiarmi. Fingermi una fanciullina ignara e al tempo stesso scandagliare i dialoghi degli adulti con la concentrazione e la capacità di discriminare di un’investigatrice forense.
La protagonista del primo racconto Creatura è una quattordicenne che per l’estate si è trovata un impiego come baby-sitter e, anche se sa che è la cosa sbagliata e potrebbe farsi male, si sente attratta da un adulto della casa dove è andata ad abitare.
Squalolupo è la parola che inventa per definire quello che le succede, il cambiamento che da accanita lettrice di libri e ammiratrice dei personaggi protagonisti dei libri la porta a voler essere lei stessa al centro della narrazione, a diventare parte della storia.
Un passo avanti verso la perdita dell’innocenza.
Nel secondo racconto che dà il titolo alla raccolta un libraio solitario è spronato dalla figlia adolescente a prendere appuntamenti con donne.
Tutti prima o poi lo hanno abbandonato: quando era ancora piccolo i genitori sono morti, poi la moglie lo ha lasciato, persino il suo migliore amico è stato stroncato da una protuberanza sulla schiena. La disillusione dell’uomo più introverso del mondo, come lo definisce la figlia, viene scalfita dall’ottimismo di questa e la crepa che si crea giova ad entrambi.
I personaggi di Lily King hanno tutti una caratteristica comune: evolvono.
Succede durante la narrazione, una scintilla che dà il via ad un piccolo cambio di stato.
I protagonisti di tutte le età e indirizzo sessuale non finiscono mai come hanno iniziato, anche quando capita come nel racconto In attesa di Charlie, che una ragazza di venticinque anni sia in coma – quindi inerte – e il suo anziano nonno la va a trovare in ospedale.
La ragazza scrittrice di Cronologia invece fa un trasloco che rappresenta di solito un nuovo inizio, nel suo caso però non lo è, lei si trasferisce perché deve. Il seme del cambiamento nel suo caso è più profondo di una situazione contingente e lavora a prescindere dal cambiamento di casa.
Traslochi ne avevo fatti tanti, ma questa volta era più una specie di auto esilio. Non avevo la stessa sensazione di sempre, quella sera mentre sistemavo la stanza, montavo le gambe sotto il piano di legno e spingevo la scrivania contro il muro, tra le finestre. Quella sensazione di nuovo inizio, di Tabula rasa, di “tutto è possibile”.
Non ce l’avevo. Sapevo con certezza che avrei scritto un mucchio di stupidaggini che mi avrebbero fatto piangere, prima di scrivere qualcosa di buono.
Ciò che lega come un filo rosso le storie è il racconto delle relazioni personali, intime, familiari di tutti i personaggi; nulla di straordinario, ma nello stesso tempo fondamentale, Cinque martedì d’inverno pone al centro il significato dell’essere umani: cos’è l’amore? cosa sono la famiglia e l’amicizia?
Con una prosa affascinante King racconta le sfumature del quotidiano e riesce attraverso piccoli dettagli a cogliere le sottotrame che la vita regala.
Anche se affronta temi non semplici come abbandono, tradimento o angoscia questo è un libro ottimista, che pur parlando di assenza dell’amore sembra dichiarare che tutto può cambiare.
Il finale metanarrativo conferma l’alta godibilità di una scrittura intelligente.
un libro per chi: non ha molto tempo e vuole leggere della cosa più complessa al mondo: l’umanità
autrice: Lily King
titolo: Cinque martedì d’inverno
traduzione: Mariagrazia Gini
editore: Fazi
pagg. 211
€ 18