Amo i romanzi epistolari, tanto quanto amo la letteratura francese.
Quando questi due elementi si fondono nello stesso libro, allora sì che sono una lettrice soddisfatta.
Se poi questo romanzo è Cannibali di Régis Jauffret, finalista al Prix Goncourt nel 2016 e pubblicato in Italia da Edizioni Clichy, non posso che volerlo condividere in ogni modo possibile, certa che la lettura sarà entusiasmante per tutti voi.
Cannibali
La storia è quella di Noémie, giovane artista vanitosa e schizofrenica, che intrattiene un lungo dialogo epistolare con Jeanne, madre del suo ex fidanzato Geoffrey, un cinquantacinquenne architetto di fama, che non ha saputo (o non ha forse voluto) farsi largo negli anfratti psicotici della bellissima fanciulla.
Jeanne, rimane inizialmente molto sorpresa e furiosamente contrariata da questo inaspettato contatto, che diventa immantinente scontro feroce con la superficialità della ventiquattrenne Noémie. Le due, in poche parole, si augurano reciprocamente la morte, come nelle migliori tradizioni stereotipate.
A poco a poco, però, la sfrontata sincerità deviante, mostrata senza alcun pudore dall’ex fidanzata del figlio, fa breccia nell’animo oscuro della vecchia madre, rivelando una sadica dama borghese, bipolare, arida e rancorosa, che mai ha amato Geoffrey e tanto meno il marito con cui lo ha concepito.
È così che lo scambio epistolare diventa via via più concitato, fino ad arrivare a un incontro tra le due, che si trasforma nella culla di una malsana e assurda idea: uccidere il povero Geoffrey e ridurlo alla prelibata pietanza di un barbecue a cui invitare sconosciuti antropofagi con cui condividere il banchetto.
Mangiare il proprio bambino? Credo proprio che sia la fantasia repressa di molte madri. Inghiottire quello che un giorno abbiamo espulso, restituire il frutto delle nostre viscere alla natura, che lo trasformerà in fiori, in alberi o magari in sgradevoli ortiche. Non lasciarsi alle spalle nessuna traccia del proprio effimero passaggio su questo pianeta, che il più delle volte la luna così storta da trattarci a pesci in faccia, disseminando di rogne, ansie e frustrazioni il nostro piccolo appezzamento di gioia di vivere. Sì, Noémie, lei mi tenta davvero.
Mi perdoni la casa editrice se mi dilungo con diverse citazioni, ma Cannibali è un romanzo da cui estrapolare decine di verità, costruito con un linguaggio ricercato e perfetto, punteggiato di piccoli colpi di scena, geniali e grotteschi, che catturano il lettore fagocitandolo nel mondo oscuro dei suoi protagonisti.
Non si è mai abbastanza diffidenti con l’amore. È un veleno che dobbiamo maneggiare con la cautela con cui un tecnico di laboratorio maneggia il vetriolo e la nitroglicerina, se non vogliamo bruciarci o esplodere insieme al palazzo o all’intero isolato.
Régis Jauffret ammette che scrivere questo romanzo è stato molto difficile, perchè ha voluto spingere la lingua francese fino al limite, per affinarla al punto di riuscire a dire tutto ciò che era necessario dire.
Lo scrittore, durante l’incontro avvenuto a BookPride, ha riconosciuto d’essere ossessionato dalla densità delle parole: è stata estenuante la continua ricerca sul linguaggio, per dire più cose possibili usando il minor numero di parole, fino ad arrivare all’eliminazione della distanza tra la frase e il messaggio che racchiude.
Continuando con le citazioni, che con poche taglienti parole ci sbattono in faccia la brutalità della vita, quante di noi hanno spesso pensato questo dei propri ex, vedendoli accompagnati dalle nuove amanti?
Non ti ho sostituita, ho scelto un’altra strada. Avanzo tenendomi lontano dalle donne stupende, piene di talento, dalle maliarde per cui gli uomini perdono la testa. Al braccio di una fidanzata poco appariscente posso passare inosservato e non devo temere continuamente che se ne vada.
Non svelo altro della storia, ma sappiate che non c’è mai fine al peggio.
Cannibali è un romanzo ammaliante e seducente, con una trama così folle e mostruosa da risultare quasi credibile.
Lo amerete, ne sono sicura.
un libro per chi: ama trastullarsi occhi e cervello con l’ossessiva cura del linguaggio e ha voglia leggere una storia davvero diversa e originale.
autore: Régis Jauffret
titolo: Cannibali
traduzione: Federica Di Lella
editore: Edizioni Clichy
pagg. 192
€ 17